Sul finire della Repubblica, i Romani si accorsero che il Foro Romano iniziava ad essere inadeguato alle funzioni di centro politico e amministrativo. Venne avviato in importante lavoro di ristrutturazione urbanistica dell'area situata sul lato nord-orientale del Foro Romano che, in alcuni punti, andò a modificare completamente l'aspetto del territorio e portò alla costruzione dei Fori Imperiali in un arco di 150 anni. L'area occupata dai Fori era in precedenza divisa in due parti dall'asse dell'Argiletum: la parte occidentale era occupata da un quartiere residenziale mentre quellaorientale era un'area per lo più commerciale (in questa venne costruito il Macellum verso la fine del III secolo a.C.).Il primo dei Fori imperiali fu quello costruito da Giulio Cesare (metà I sec. a.C.) che finì per diventare un modello per quelli successivi. Sono stati costruiti in seguito per ordine di tempo: il Foro di Augusto, il Foro Transitorio (edificato da Domiziano ma inaugurato da Nerva, il suo successore) e il Foro di Traiano, costruito agli inizi del II secolo d.C., il più imponente. Può essere collegato alla serie dei Fori Imperiali anche il Templum Pacis, fatto costruire da Vespasiano in una zona ad est del Foro di Nerva.Le prime ricerche archeologiche sono state avviate tra il 1812 e il 1814 e ne sono stati eseguiti altri fino ai giorni nostri. A partire dalla metà degli anni Novanta, da parte della Soprintendenza Comunale è stata avviata una serie di campagne di scavo (1995:Foro di Nerva; dal 1998: Foro di Traiano, Foro di Cesare e Templum Pacis) che ha portato alla scoperta di nuovi dati hce hanno permesso una maggiore conoscenza di quest'area.