visita al Foro Romano
Breve nota: posizionato su un terreno di origine paludosa ma in seguito prosciugato, e situato fra il Palatino e il Campidoglio (due dei sette colli di Roma), il Foro Romano vide le sue prime costruzioni intorno al VII sec. a.C. quando venne dato l'avvio all'edificazione di edifici adibiti alla vita politica, giudiziaria, religiosa, commerciale e soprattutto sociale della città. Il recupero e restauro degli antichi edifici è stato avviato dal XVIII sec. e fino ad oggi continuano ad emergere nuovi reperti e resti di antiche costruzioni.
Colonna di Foca
La Colonna di Foca, secondo l'epigrafe presente sul plinto, era in origine formata dalla colonna stessa e da una Statua d'oro che la sormontava, dedicata all'imperatore bizantino Niceforo Foca (602-610 d.C.). La dedica della colonna venne curata da Smaradgo (patrizio ed esarca bizantino). Tale monumento venne dedicato all'imperatore bizantino nel 608 d.C. da parte della chiesa (Smaradgo fu soltanto il curatore) per ringraziarlo, secondo l'iscrizione, "degli innumerevoli suoi benefici, per la pace restituita all'Italia e per la conservazione della libertà" ma soprattutto per aver donato alla Chiesa il più importante tempio pagano, il Pantheon che venne in seguito consacrato al culto cristiano di Santa Maria ad Martyres. Per la colonna in questione (alta 13.60 metri), venne utilizzata una colonna più antica, datata intorno al II secolo d.C., scanalata e con capitello corinzio, che molto probabilmente faceva parte di un altro monumento. L'importanza della colonna di Foca risiede nel fatto che è stato l'ultimo monumento in ordine di tempo ad essere costruito all'interno del Foro. Dal 608 d.C. in poi iniziò il progressivo abbandono di questa zona, presso la quale sorsero solamente edifici di culto cristiani costruiti sfruttando i monumenti pagani preesistenti.
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