visita al Foro Romano
Breve nota: posizionato su un terreno di origine paludosa ma in seguito prosciugato, e situato fra il Palatino e il Campidoglio (due dei sette colli di Roma), il Foro Romano vide le sue prime costruzioni intorno al VII sec. a.C. quando venne dato l'avvio all'edificazione di edifici adibiti alla vita politica, giudiziaria, religiosa, commerciale e soprattutto sociale della città. Il recupero e restauro degli antichi edifici è stato avviato dal XVIII sec. e fino ad oggi continuano ad emergere nuovi reperti e resti di antiche costruzioni.
S. Maria Antiqua
Situati alle spalle del Tempio dei Castori, vi sono i ruderi del Vestibolo dei Palazzi imperiali formato da un atrio (al centro del quale era situata una vasca rettangolare dell'epoca di Caligola oggi rinterrata ma segnata sul pavimento) e da una sala con quadriportico e dotata di tre stanze sul fondo. Verso la fine del VI secolo, quest'ultima parte venne trasformata e adattata a chiesa cristiana dedicata a Maria (la denominazione Antiqua verrà data quando sarà costruita la chiesa di S. Maria Nuova in seguito chiamata Santa Francesca Romana dove era situato il Tempio di Venere).Il portico venne trasformato in nartece sul davanti e in navate sui lati, mentre l'abside venne aperto scavando lo spesso muro situato sul fondo. All'interno rimangono stupendi affreschi databili tra il VI e il IX secolo: nella navata sinistra vi sono affreschi che riprendono storie del Vecchio Testamento e una teoria di Santi e dottori della Chiesa d'Oriente e d'Occidente ai lati del Cristo sul trono che benedice; nella navata sinistra dovevano esserci affreschi che riprendevano storie da Nuovo Testamento. La cappella situata sul fondo della navata sinistra presenta affreschi riguardanti la vita di Giuditta e del figlio Quirico insieme alla figura con nimbo quadrato (segno dell'esistenza in vita della persona) di Papa Zaccaria (741-752 d.C.) committente degli affreschi. Nell'abside sono state trovate tracce di più strati di affreschi posizionati l'uno sull'altro. Nello strato superiore sono visibili ancora due cherubini e il Cristo al quale la Vergine presenta un pontefice identificato come Paolo I (757-765 d.C.).Al centro della navata vi è il recinto della schola canthorum che conserva tracce di pitture con figure e scene tratte dal Vecchio Testamento. La chiesa non venne più utilizzata a partire dal IX secolo (probabilmente continuò ad avere in loco una comunità di monaci) a causa dei continui crolli di materiali provenienti dai sovrastanti edifici del Palatino.
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