visita al Foro Romano
Breve nota: posizionato su un terreno di origine paludosa ma in seguito prosciugato, e situato fra il Palatino e il Campidoglio (due dei sette colli di Roma), il Foro Romano vide le sue prime costruzioni intorno al VII sec. a.C. quando venne dato l'avvio all'edificazione di edifici adibiti alla vita politica, giudiziaria, religiosa, commerciale e soprattutto sociale della città. Il recupero e restauro degli antichi edifici è stato avviato dal XVIII sec. e fino ad oggi continuano ad emergere nuovi reperti e resti di antiche costruzioni.
Lapis Niger
Il nome Lapis Niger deriva dal marmo nero presente in questo recinto delimitato da lastre di marmo posizionate verticalmente, il tutto per ricordare il luogo dove si presume sia stato ucciso Romolo dai senatori a causa del suo dispotico esercizio dei poteri. Riprendendo la tradizione letteraria, sappiamo che Romolo venne ucciso presso un santuario dedicato al dio Vulcano, per cui è stato possibile identificare i resti arcaici rinvenuti negli scavi svolti nel 1899. In questi scavi infatti erano stati trovati i resti di un complesso monumentale composto da una piattaforma su cui si trovano un altare di tufo a tre ante è un basamento circolare destinato con buona probabilità a sostenere una statua e un cippo dalla forma trapezoidale sui cui lati era inciso un testo in latino arcaico con andamento detto bustrofedico (alternativamente dall'alto in basso e dal basso in alto). Sembra che sul testo ci fossero riferimenti a una qualche forma di legge sacra per regolamentare i riti da svolgere presso l'altare dedicato a Vulcano, il tutto sotto il controllo del re. In ogni caso il tipo di caratteri di questo testo ha portato a datarlo all'età regia, quindi intorno al VI secolo a.C. Dalle ultime ricerche effettuate è stato escluso che questo fosse il luogo di sepoltura di Romolo.
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