Alla base del Colle Palatino, sotto i resti del tempio dedicato a Castore e Polluce, si racconta avesse la tana un drago crudelissimo e dal respiro mefitico.
Un giorno Silvestro I, assai preoccupato per questa calamità che faceva strage di innocenti, decise di intervenire personalmente, recandosi presso la tana del mostro armato del solo crocifisso.
Tenendo dinanzi a sé la croce ed invocando il nome della Vergine, il papa riuscì miracolosamente ad ammansire il drago: lo legò con un fragile filo tolto alla sua veste e lo portò a guinzaglio come un docile cagnolino dai suoi fedeli, che pensarono ad eliminarlo. Nella stessa area il pontefice fece quindi costruire, a ricordo dell'episodio, la chiesa di Santa Maria Liberatrice.