leggende romane
Dovete dimostrare a qualcuno di essere perfettamente sinceri? Allora recatevi presso la chiesa di Santa Maria in Cosmedin, in piazza della Bocca della Verità, tra piazza Venezia e l'isola Tiberina, infilate una mano nella bocca della verità, sulla sinistra del portico, e ripetete quello per cui vi accusano di mentire. Se direte menzogne la vostra mano verrà tranciata di netto, altrimenti avrete dato un'inconfutabile prova della vostra buona fede. Si narra che nel medioevo la bocca della verità venisse usata realmente per dissuadere i bugiardi, che erano puniti da un boia nascosto dietro la parete forata. In particolare - si racconta - al giudizio della bocca della verità fu sottoposta una nobildonna accusata d'adulterio dal marito. Accadde che mentre ella, affranta dallo sdegno, si avvicinava tra due ali di folla al mascherone di pietra, d'improvviso un ragazzo le si lanciò contro baciandola caldamente. Di fronte all'indignazione generale, lui si giustificò dicendo di non aver resistito dal porgere cristianamente un tributo ad una povera fanciulla sicuramente innocente; la donna, dal canto suo, infilata la mano nella fessura della roccia, dichiarò: "Giuro che nessun uomo, tranne mio marito ed il giovane che or ora mi ha baciato, mi ha mai toccato!". Riconosciuta innocente per aver avuto la mano salva venne quindi scagionata. Furbezza e malizia della donna romana che davanti a tutti era stata baciata dal suo amante!
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