leggende romane
Passeggiando sul Lungotevere potrebbe capitarvi di notare uno strano luccichio nell'acqua del biondo fiume. Si racconta infatti una storia assai buffa riguardo le usanze conviviali del banchiere del Rinascimento Agostino Chigi. Pare ch'egli, per mantenere nomea d'uomo più ricco al mondo, avesse il vezzo di organizzare, per convitati eccellenti, cene all'aperto in un cortile porticato che affacciava sul Tevere e che alla fine d'ogni pasto desse ordine ai camerieri di buttare nel fiume i piatti e le posate d'argento utilizzati! Nessuno sapeva ovviamente dell'accordo tra il furbo Agostino ed i frati di un convento vicino che, stese delle reti sotto il pelo dell'acqua, in cambio di un'elemosina, ogni notte raccoglievano tutta l'argenteria gettata restituendola allo scaltro padrone.
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