Donna Olimpia

Donna Olimpia

leggende romane

Nata alla fine del 1500, bellissima, ambiziosa, spregiudicata, Donna Olimpia Maidalchini Pamphili, soprannominata da Pasquino "la Pimpaccia", riuscì con l'astuzia e la perfidia a circondarsi di lusso e potere. Si dice che con gli intrighi ottenne da sola che fosse eletto papa, con il nome di Innocenzo X, il fratello del suo secondo marito, che, come il primo, la lasciò precocemente vedova. Potentissima presso il Vaticano (l'Algardi le scolpì un eloquente
busto-ritratto) fu alla fine esiliata dallo stesso cognato a causa delle chiacchiere sul legame tra i due. Riammessa dopo poco in città, ritornò alla sua vita arrogante fino alla morte del pontefice protettore, quando si ritirò lontano da Roma. Morì a 63 anni, ma si narra che il suo spettro non si dia pace
e che, a causa dei peccati commessi in vita, sia condannato a vagare disperato sulla terra. Passeggiando su ponte Sisto, a tarda sera, specie nelle notti di luna piena, è ancora possibile sentire lo scalpiccio sommesso dei cavalli della sua carrozza o essere investiti dalla brezza sollevata dal suo passaggio, al ritorno da un bagno nel Tevere.

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