cimiteri sotterranei dei primi cristiani
Una visita alle catacombe dell’Appia Antica permette di risalire alle origini della presenza cristiana a Roma e di esplorare uno degli aspetti fondamentali della sua identità. Le catacombe sono infatti i cimiteri sotterranei dei primi cristiani, situati al di fuori delle mura cittadine nel rispetto dell’uso antico che proibiva la sepoltura dei morti nel centro abitato. Si presentano come una serie di livelli dotati di cunicoli scavati nel tufo, una roccia vulcanica piuttosto friabile che s’indurisce a contatto con l’ossigeno contenuto nell’aria. I defunti, avvolti in un sudario, venivano deposti in loculi e cripte ricavate lungo le pareti dei cunicoli stessi e sigillati con lastre di terracotta o di marmo, secondo le possibilità economiche. E’ interessante notare come la stratificazione dei livelli, dettata dalla necessità di sfruttare al massimo il terreno molto costoso, vada interpretata in senso opposto rispetto ad un sito archeologico vero e proprio. Il livello più antico è infatti il primo a cui si accede, immediatamente al di sotto del livello del suolo, e se ne scavavano altri più in profondità a mano a mano che venivano riempiti. Una persistente tradizione identificava nelle catacombe i nascondigli dei primi cristiani durante le persecuzioni, ma in realtà esse erano utilizzate esclusivamente come cimiteri e per le pratiche devozionali legate alla presenza delle tombe di santi e martiri. Gli affreschi e le iscrizioni sulle lapidi indicano che la morte veniva concepita come riposo prima del risveglio alla vita eterna e le catacombe come luogo di transizione, e ciò in contrasto con le necropoli pagane, ritenute dimora definitiva dei defunti. Se si desidera proseguire, l’area pedonale dell’Appia Antica è facilmente raggiungibile a piedi dalle catacombe più importanti.
|