del II sec. una imponente struttura di grande architettura
Uno dei capolavori più impressionanti dell’architettura di tutti tempi, il Pantheon, venne edificato dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C. come tempio dedicato a tutti gli dei. Nel 608 l’imperatore d’oriente Foca ne fece dono a papa Bonifacio IV che lo trasformò in chiesa dedicata alla Madonna e a tutti i martiri, facendo sì che giungesse fino a noi come la struttura meglio conservata dell’antichità. Il livello del terreno, all’epoca della sua costruzione, era più basso ed il portico era preceduto da alcuni gradini. Non cessa mai di stupire il modo in cui attraverso i secoli la città sia cresciuta intorno al Pantheon, incorporandolo e mantenendolo al centro della propria esistenza. Darsi appuntamento qui, davanti ad un monumento costruito 1800 anni fa, è naturale per i romani ed i visitatori e permette di percepire con la stessa naturalezza la presenza delle tante generazioni che prima di noi si sono incontrate qui. Dall’esterno, con il suo portico di colonne monolitiche di granito, il Pantheon sembra quasi la facciata di un tempio greco, eppure il suo interno, con la rotonda e l’immensa cupola di calcestruzzo rappresenta alla perfezione lo spazio architettonico romano. L’imperatore Adriano amava la cultura greca e identificava Roma come sua erede, e qui sembra indicare un percorso intellettuale in cui si giunge a Roma passando per la Grecia. L’interno è concepito come una sfera posta in un cilindro, il diametro e l’altezza della cupola, la più grande mai realizzata in calcestruzzo fino all’era moderna, si equivalgono, misurando entrambe 43,30m. L’oculo alla sommità, unica fonte di luce, è aperto e i piccoli fori al centro del pavimento indicano che quando piove l’acqua arriva fino a qui. Il Pantheon è anche il mausoleo dei Savoia e contiene la tomba di Raffaello.
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