lungo Via Garibaldi
La piccola chiesa, fino a poco tempo fa adibita a sede dell'Archivio Storico Comunale oggi trasferito a Palazzo Farnese, sorse presumibilmente nel XII secolo. Chiusa al culto nel 1820, divenne oggetto nel 1930 di intense campagne di restauro, mediante le quali si riedificò la zona absidale, demolita nel XIX secolo e si ripristinò il rosone, che era stato sostituito nel XVIII secolo con una finestra rettangolare. Oggi il fronte conserva i tre archi cinquecenteschi che animano la parte inferiore e le originali gallerie e archetti ciechi. Capolavoro romanico è il portale, dalla imponente strombatura, che riprende, se pur in modo più semplificato, l'architrave decorato dell'ingresso destro del Duomo, attribuito a maestro Nicholaus. In S. Ilario però la raffigurazione della Incredulità di S. Tommaso, tematicamente in sintonia con i soggetti neotestamentari della Cattedrale, non è pausata da archeggiature e il racconto si fa più serrato per il convergere dei personaggi, dai tratti vitalmente espressivi, verso la figura centrale di Cristo. L'interno, a navata unica voltata a botte, non è visitabile.
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