Chiesa di San Pietro

Chiesa di San Pietro

e Biblioteca Comunale Passerini Landi in Via Carducci

Sui resti dell'antica chiesa di S. Pietro al Foro (IX secolo) tra il 1582 e l'87 i Gesuiti ricostruito il tempio attuale, modellandolo sull'esempio della chiesa del Gesù a Roma, a navata unica con cappelle laterali molto alte e coro allungato: prototipo per tutte le costruzioni dell'ordine. Nel 1593 i Gesuiti, cui era stata affidata da casa Farne se la gestione delle scuole superiori della città, inglobarono l'edificio all'interno di un complesso più ampio destinato ad ospitare un collegio. L 'interno della chiesa, la cui facciata è opera moderna in stile (1935), conserva l'altare maggiore realizzato nel 1610 da G.B. Carrà da Bissone per il Duomo e qui pervenuto a seguito dei restauri di fine Ottocento, gli affreschi della volta e gli stucchi della cappella triabsidata a destra, vennero invece eseguiti nel IV decennio del XIX secolo.
Passando attraverso la sagrestia, dove sono emersi di recente affreschi antichi, si raggiunge il cortile retrostante l'abside, attorno al quale si trovavano un tempo gli ambienti adibiti al funzionamento della scuola. Altri due cortili sono invece ubicati a sud e sono visibili passando attraverso la Scuola Media Faustini.
Nel 1767 i Gesuiti vennero espulsi dal ducato di Parma e Piacenza, il corpo sinistro del complesso divenne così sede inizialmente dell'Ospizio degli Orfani (1852) e successivamente di Scuole Elementari, mentre nella parte destra si insediò l'attuale Biblioteca Comunale Passerini Landi, nata nel 1778 come Biblioteca Regia. Il suo primitivo nucleo librario proveniente dalla biblioteca dei Gesuiti fu arricchito nel corso dell'Ottocento da preziose donazioni, come quella del conte P.F. Passerini di circa 68.500 volumi e quella del marchese F. Landi, costituita da 50.000 pezzi tra cui 250 manoscritti antichi e il manoscritto della Divina Commedia di Dante de11336. Il codice più antico posseduto dalla Biblioteca è il noto e raro Psalterio della imperatrice Angilberga (827) su pergamena purpurea, donato nel 1820 dal conte Giuseppe Poggi Cecilia, vi si affianca il Registrum Magnum del Comune (XIII secolo) e una ricca raccolta di studi locali. Anche l'arredo della sala di lettura è di notevole valore, spicca la scaffalatura (1810) che corre lungo le pareti.
Attualmente la Biblioteca è chiusa al pubblico perchè interessata ad un restauro integrale delle strutture murarie, riaperta sarà il fulcro del sistema bibliotecario provinciale.
Il portico di accesso alla biblioteca risale al 1685 e venne edificato per consentire un ingressoriservato posto nel fianco destro della chiesa, alle dame del Collegio delle Orsoline istituito nella seconda metà del XVII secolo e collocato nell'isolato prospiciente la biblioteca.

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particolare della chiesa di San Pietro a Piacenza
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ingresso della Biblioteca Comunale Passerini Landi accanto alla chiesa di San Pietro a Piacenza
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