dominano i Palazzi Gotico e del Governatore e le statue equestri in bronzo di Ranuccio e Alessandro Farnese
L'attuale complesso, così denominato perché dopo il suo rifacimento settecentesco fu sede sino al 1860 degli uffici del governatore della città, venne edificato su un'area dove in precedenza (fine del XV secolo) era la residenza dei commissari dei duchi sforzeschi e successivamente degli Anziani di Governo. Nel 1780 gli edili di Piacenza decisero la selciatura della piazza e in concomitanza la ricostruzione della fabbrica. Se ne assegnò l'incarico al piacentino Lotario Tomba (1749-1823), timido propositore in ambito locale dei postulati neoclassici e già architetto comunale dal 1779, che ebbe in questa occasione la sua prima affermazione pubblica. Il nuovo edificio, arretrato rispetto al precedente, dal fronte a bugnato liscio con due ordini di finestre separate da paraste, ben si inserisce con la sua lunga sagoma nel contesto della piazza, non mettendo fuori scala il Gotico grazie alla modesta altezza che il Tomba gli conferì. La facciata è siglata in alto da due torrioni angolari squadrati e da statue classiche che affiancano la cimasa con l'orologio. Il calendario perpetuo e la meridiana vennero invece installati nel 1793 dal fisico di Piacenza G.F. Barattieri.
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