può rappresentare il punto di partenza per l'itinerario nel centro storico di Piacenza
La piazza nella sua forma venne creata sotto il Papato di Paolo III Farnese (1534-49) nell’ambito delle operazioni tese a conferire un nuovo volto ad alcune zone della città in vista dell’assegnazione del Ducato di Parma e Piacenza al figlio Pier Luigi. In quell’occasione si smantellò l’antica chiesa di San Giovanni de Domo (VIII sec.) e si costruì il palazzo Vescovile, ponendolo a fianco del Duomo. L’originaria facciata porticata venne demolita nel 1858 e riedificata poco dopo su disegno dell’arch. Tassini. Scandita da tre ordini di finestre e da un basamento in bugnato liscio, è coronata agli angoli da due gruppi scultorei allegorici e, al centro, da un orologio del 1898 che funge da base per lo stemma di Papa Pio IX, al quale si deve l'elezione al soglio vescovile di Antonio Ranza committente del palazzo. Dal portale che reca ai fianchi alti talamoni, si perviene al cortile del '500, ritmato da portici con archi a tutto sesto che ospitano lapidi e frammenti di sculture asportate dal Duomo nei restauri del '900. Ritornando nella piazza, fiancheggiata ad ovest e a nord da portici che risalgono al 1555, si osserva al centro il monumento bronzeo alla Immacolata (1862) che si erge sopra un'alta colonna monolitica proveniente da Palazzo Farnese. Nel basamento, il gruppo in bronzo con la Madonna è invece opera del piacentino Luciano Ricchetti (1954) e ricorda il tragico bombardamento del 2 maggio 1944 che investì anche piazza Duomo provocando numerose vittime.
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