un territorio vero patrimonio da custodire
Il Cilento e Vallo di Diano è un bellissimo alternarsi, tra mare e montagna, di splendidi e molteplici paesaggi, impreziositi da contrade ricche di storia e di tradizioni, ora arroccate sulle cime di monti e colline, ora adagiate su incantevoli valli percorse da limpidi fiumi o sui lembi di costa pianeggiante bagnate dalle acque cristalline del Mar Tirreno.
La costa del Cilento e Vallo di Diano è uno spettacolo ammaliante di ripidi promontori e meravigliose scogliere, tra cui sono incastonate magiche cale e romantici lembi di sabbia. Ripide falesie, che s'inabissano in acque trasparenti e profonde, s'alternano a lunghe spiagge assolate, bagnate dalle acque d'un mare abbagliante. È Il mare del mito: è il mare di Ulisse che fuggiva dal canto ammaliante delle sirene dell'isoletta di Licosa; è il mare di Enea e del suo nocchiero Palinuro, che finì in acqua vittima d'un incantesimo del dio Sonno, e che trovò una tragica fine dopo essere naufragato sulla costa cilentana.
Alberi d'ulivo millenari ombreggiano le piccole piane costiere, così come i lievi declivi delle colline dell'entroterra. Più in alto verdeggiano faggeti, castagneti, boschi di quercia, di pino, di leccio. Sopravvivono specie d'animali altrove scomparse: aquile, lupi, faine, cinghiali, volpi, tassi, scoiattoli, lontre, lepri, corvi imperiali, fagiani, falchetti ...
La natura calcarea di massicci e terreni ha fatto sì che l'acqua scavasse e modellasse, al loro interno e per milioni d'anni, architetture e sculture naturali d'incommensurabile magnificenza e bellezza. Le Grotte dell'Angelo a Pertosa, quelle di Castelcivita così come quelle che si aprono a Camerota e a Padula, ne sono un mirabile esempio.
Il territorio del Cilento e Vallo di Diano è punteggiato da testimonianze storiche, architettoniche, artistiche, religiose, che rivelano il cammino compiuto dalle comunità residenti nel corso dei secoli e dei millenni. Vestigia dell'età preistorica, lucana, greca e romana sono state scoperte e si scoprono un po' dovunque.
Il Cilento e Vallo di Diano è la terra in cui affonda una radice d'importanza fondamentale per la Civiltà Occidentale. Vi s'insediò, infatti, quella greca, che sbocciò rigogliosa nell'epoca straordinaria della Magna Grecia: i magnifici templi dorici di Paestum; Elea (Velia per i romani) che dette i natali al grande filosofo Parmenide, il fondatore della metafisica basata sulla logica, ed a Zenone suo discepolo, le cui antinomie costituiscono ancora oggi, per il pensiero scientifico contemporaneo, una sfida ed al tempo stesso lo spunto per suggestive riflessioni cosmologiche.
Bizantini, Longobardi e Normanni hanno riempito il territorio - in particolare i centri abitati dell'entroterra - d'elementi architettonici tipicamente medioevali (castelli, chiese, monasteri, conventi, palazzi nobiliari) ricolmi di stupendi tesori d'arte. Per tutti ricordiamo la Certosa di San Lorenzo, ubicata nel Vallo di Diano, sotto la collina su cui sorge il paese di Padula. È tra i monasteri pù grandi nel mondo e tra quelli di maggior interesse in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici; occupa, infatti, una superficie di circa 52 chilometri quadrati, di cui 30 sono coperti; le stanze sono 320, le scale 52, i camini 100, i cortili 13, le fontane 41.
La Rete è uno strumento importantissimo per promuovere e valorizzare nel mondo le belle realtà storiche, naturali ed artistiche del Cilento e Vallo di Diano, che sono da considerarsi, senza tema d'essere accusati d'immodestia, un patrimonio dell'umanità. Ma è di cruciale importanza favorirne la conoscenza anche presso chi vi conduce la propria esistenza quotidiana, ai fini d'una maggiore cognizione di ciò che si è stati attraverso le generazioni passate, per vivere più consapevolmente il proprio tempo, e consegnare a testa alta la fiaccola della memoria alle generazioni che succederanno nei decenni e secoli a venire.
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