in provincia di Salerno
Il comune si trova ad un'altitudine di 491 metri sul livello del mare e copre una superficie di 47,27Kmq. Secondo il censimento 1991 la popolazione risulta essere di 5337 abitanti, con una densità abitativa di 13 ab./kmq.
Il territorio presenta caratteristiche morfologiche disomogenee: circa il 70% della sua estensione interessa zone collinari e montagnose e il restante 30% zone di pianura. Il territorio montano di Sassano è rinomato per la straordinaria varietà di orchidee (54 delle 120 specie esistenti in Italia). Per dare evidenza a questa risorsa naturalistica, il Comune di Sassano organizza, nel mese di maggio, una manifestazione denominata "La valle delle orchidee".
L'origine dell'insediamento è incerta, anche se un valido riferimento per risalire al periodo di fondazione del casaleviene dal toponimo Sasso Sano, che sta ad indicare la ricerca di un luogo sano per poter edificare a monte delle paludi del Vallo di Diano. E' probabile quindi che il primo insediamento sia sorto nel X secolo a seguito delle devastazioni nel Vallo operate dai Saraceni. Una conferma di tale ipotesi viene dalla presenza della Grangia di San Zaccaria, dei monaci italo-greci, sorta nel secolo X e attiva fino al quattrocento. All'ascesa della dinastia sanseverinesca, nel corso del XIII secolo, si lega il consolidamento del nucleo abitato, entrato a far parte dello Stato di Diano, insieme ai Casali di Sant'Arsenio, San Pietro, San Rufo e Monte San Giacomo. Il paese sarà legato, fino al 1740, alle vicende dello stato dianese, ed in seguito anche alla certosa di San Lorenzo. Il Seicento e il secolo successivo sono dei periodi di fioritura artistica per Sassano, che vede non solo riedificare la chiesa di San Giovanni evangelista, ma anche il sorgere di numerose cappelle e palazzi. Chiaramente il paese, in questi secoli, deve fare anche i conti con tragici eventi quali la peste del 1656, alla quale si lega l'erezione della chiesa di San Rocco (protettore dal morbo), e alla rivolta di Masaniello. Nel 1860 nel paese si assiste alla creazione di una "lega di resistenza di contadini" ai soprusi delle famiglie benestanti sui terreni demaniali. Il nucleo edilizio centrale del paese si raccoglie intorno alla chiesa madre di San Giovanni e presenta al suo interno molte testimonianze di arte sacra e civile. Lo schema urbanistico, come si evidenzia anche dallo stemma civico, si imposta su cinque colline: l'Annunziata, Monte Panno, La Difesa, S.Michele e "u cuozz ri l'uov''.
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