riconosciuto tale in data 6 dicembre 1991
Il primo passo sulla strada del Parco nazionale del Cilento può essere fissato nel giugno del 1973, con il convegno internazionale indetto sul tema "I parchi costieri mediterranei" dall'assessorato al Turismo della Regione Campania in collaborazione con la Mediterranean Association for Marine Biology and Oceanology (Mambo). Cinque giorni di dibattito sottolineano la necessità di realizzare un parco naturale nel territorio cilentano in alternativa al "turismo di rapina" che già allora, sulla costa, mostrava i suoi primi nefandi risultati. Nell'occasione viene avanzata una prima, seppure sommaria, proposta di perimetrazione. Da quel momento, nonostante la presentazione in Parlamento di ben quattro proposte di creazione di un parco naturale, il progetto vive soprattutto nell'instancabile ostinazione di alcuni volontari, fino a sboccare nella costituzione, nel marzo 1989 ad Agnone, di un Comitato promotore per il Parco del Cilento presieduto da Franco Tassi e formato, tra gli altri, da naturalisti e protezionisti ben noti come Antonio Canu, Francesco Corbetta, Pietro Dohrn, Grazia Francescato, Giampiero Indelli, Fulco Pratesi, Giuseppe Tarallo... Raccolte di firme a favore del parco, una mostra itinerante, incontri pubblici, la redazione di una carta delle aree di maggior pregio naturalistico, momenti di coinvolgimento della popolazione e dei giovani in particolare segnano la vita del Comitato. Un primo risultato è l'istituzione da parte del ministero dell'Agricoltura di due riserve naturali rispettivamente sul monte Cervati e sul fiume Calore, per un totale di 36.000 ettari. Infine, il 6 dicembre 1991, con la legge R 394, l'atto ufficiale di nascita del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
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