nella Termoraggi sempre ai vertici della serie A si stanno facendo spazio i giocatori piacentini
Sempre più giocatori piacentini nel Piacenza Rugby. Il vento dell'autarchia, insomma, in un gruppo che rimane ai vertici del campionato di serie A. Sfumata per l'ennesima volta la promozione nel Super Ten, il paradiso della palla ovale italiana, la squadra di Claudio Franchi ha rilanciato la sfida e ora ci sta riprovando con ancora più entusiasmo. Battendo una strada diversa, quella dell'autarchia. Qualche argentino in meno, qualche piacentino in più. E i risultati sono sempre lusinghieri. Segno che il lavoro svolto negli anni dietro le quinte del settore giovanile è stato produttivo e qualitativo. Giovanni Franchi da tempo è un punto fermo. A 25 anni, il trequarti centro è destinato a battere molti record della storia biancorossa. Motivi di studio ma anche di cuore rugbystico, gli hanno suggerito di resistere alle sirene del Super Ten che si sono affacciate anche nell'ultima estate. E crediamo che non se ne sia pentito. C'è poi Emanuele Baracchi, Bobo per tutti. Il ragazzone che gioca in seconda linea è diventato una colonna della mischia, punto di riferimento per suo fratello Davide, anche lui uomo del pack. In prima linea ecco Fabio "Hogan" Berzieri, un passato nel Super Ten col Gran Parma e un presente da tallonatore in una delle mischie più attrezzate del campionato. Diversa la storia di Guido Bonatti. Figlio e nipote d'arte, ha svolto una lunga gavetta, soprattutto in seconda squadra. Ora, a ridosso della trentina, comincia a raccogliere i frutti della passione per il rugby. E coach Franchi ha sempre più fiducia in lui, tanto da averlo promosso titolare. Mani molto sensibili, Bonatti, quasi due metri, in touchè ha imparato a farsi rispettare da tutti. Lorenzo Gaudenzi, pur alle prese con un via vai ormai perenne con l'infermeria, lascia spesso il segno con la maglia numero nove sulle spalle. I nomi più nuovi sono quelli di Claudio Forte e di Emanuele Mozzi. La campagna acquisti del Piacenza ha incontrato qualche intoppo e, allora, l'allenatore ha concesso loro spazio. E non se n'è pentito, scoprendo due prospetti già pronti in una realtà così impegnativa come la serie A. Mozzi, gran disinvoltura in attacco, ha davanti un mostro di bravura come Kelly Rolleston. Con un modello del genere, non potrà che affinare al massimo tutte le caratteristiche tipiche di un ottimo estremo. E lo stesso vale per Forte nel ruolo di ala. Claudio sa dare il meglio di se stesso in difesa. Placcaggi devastanti e un senso tattico sempre più produttivo fanno di lui un giocatore su cui poter contare. Il prossimo nome nuovo che aspettiamo È quello di Barzan, il pilone dal fisico esplosivo. E così, dando sempre più fiducia ai ragazzi di casa nostra, il Piacenza dimostra di non finalizzare tutta la sua politica al risultato nudo e crudo. Il rugby è anche spirito di bandiera e se la bandiera è piacentina, tanto meglio.
Carlo Danani
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