ormai pronto l'impianto che potrebbe dare slancio all'atletica piacentina
Una stagione in attesa del Campus, di quell'impianto che potrebbe permettere all'atletica piacentina di compiere il salto di qualità soprattutto in termini di praticanti. Il 2006 dovrebbe essere l'anno buono per dotare la nostra città di una struttura completamente dedicata ai salti, ai lanci e alla corsa. l lavori, dopo un lunghissimo periodo di richieste mai esaudite, sono iniziati da qualche mese e dovrebbero concludersi in tempi relativamente brevi. Una volta realizzato l'impianto, le società piacentine potrebbero definitivamente trasferirsi dal Garilli, che attualmente dividono con il Piacenza calcio, nella nuova struttura di strada Agazzana. Una struttura non a caso circondata da istituti scolastici: un modo per propagandare l'atletica e, perchè no, provare a convincere le giovani leve a dedicarsi all'attività regina delle Olimpiadi. Ma in attesa del Campus i sodalizi che da anni lavorano con i più piccoli non sono rimasti con le mani in mano. Lo testimoniano i dati, che vedono nelle ultime stagioni una lenta ma costante crescita dei praticanti che ha portato anche risultati migliori. Atletica Farnese ed Atletica Piacenza (quest'ultima ha appena festeggiato i trent'anni di attività) stanno brillando a livello regionale dopo anni di buio ed anche Bologna sembra finalmente accorgersi del lavoro fatto nella nostra realtà di confine. Non a caso il comitato emiliano-romagnolo ha deciso di svolgere proprio a Piacenza la festa regionale dell'atletica. Una testimonianza sia dei risultati ottenuti a livello agonistico sia di quanto si sta facendo in campo organizzativo. La Placentia Marathon for Unicef è il fiore all'occhiello di un'attività che proprio avendo la Maratona come esempio davanti agli occhi sta aumentando di anno in anno. La prima domenica di marzo rimane l'appuntamento più atteso dai podisti di casa nostra: 42 chilometri e 195 metri (la metà per chi è meno allenato) da percorrere fianco a fianco con alcuni fra i migliori specialisti italiani ed internazionali. La scorsa stagione si era ventilata l'ipotesi di ridurre l'impegno organizzativo concentrandosi esclusivamente sulla mezza maratona. Invece i due organizzatori Pietro Perotti ed Alessandro, Confalonieri, archiviata la decima edizione hanno rilanciato e Piacenza rimarrà fra gli appuntamenti fissi, e meglio organizzati, del calendario italiano. Relativamente all'aspetto agonistico si accusa la mancanza di una generazione di atleti. l giovani stano crescendo, alcuni di loro promettono bene. Ma, al momento, sono appunto delle promesse. Mancano invece delle certezze, se si esclude Claudia Salvarani che di fatto in questa stagione non ha potuto esprimersi al meglio a causa di problemi fisici che l'hanno accompagnata dalla fase di preparazione e che si sono risolti da poco. Per l'ottocentista dunque un anno ricco di difficoltà e con poche soddisfazioni. Ma Claudia rimane la migliore atleta piacentina e se la sfortuna deciderà di lasciarla in pace potrà ancora dire la sua in campo nazionale.
Matteo Marchetti
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