motori piacentini - Renato Travaglia campione d'Europa

motori piacentini - Renato Travaglia campione d'Europa

il pilota trentino e il navigatore veneto Flavio Zanella con la Clio della Renault Autorel Piacenza

Un successo straordinario per l'automobilismo italiano e sicuramente senza precedenti per quello piacentino. La Renault Clio Super 1600 allestita e seguita da Autorel Sport, reparto corse della Concessionaria Renault Autorel di via Caorsana ha vinto il Campionato Europeo Rally 2005 con l'equipaggio composto dal trentino Renato Travaglia e dal suo navigatore veneto Flavio Zanella.
La Renault Clio piacentina ha battuto la Fiat Punto Abarth dell'equipaggio ufficiale Fiat Giandomenico Basso-Mitia Dotta e la Renault Clio ufficiale del campione d'Europa uscente, il franco-martinicano Simon Jean Joseph. Un successo straordinario quello dell'equipe piacentina diretta da Andrea Tacchinardi e capitanata da Luigi Varesi.
Un risultato impensabile ad inizio stagione, visto il livello della concorrenza, ma che è stato pienamente meritato per la perfezione tecnica del mezzo preparato in via Caorsana e per le eccezionali prestazioni del campione trentino.
Al Rally d'Antibes, nona ed ultima prova del campionato, al campione trentino bastava un quinto posto in questa gara per rendere vano l'ultimo assalto di Giandomenico Basso con la Fiat Punto Abarth, anche se il pilota veneto avesse vinto il rally.
E Travaglia, che si era portato in testa all'europeo vincendone la prima gara, il mitico Rally Millemiglia, ha puntualmente ottenuto il quinto posto legittimando il suo titolo come unico a saper vincere tre gare: l'italiano Rally Millemiglia in apertura di stagione, il portoghese Rally di Madeira ed infine il Barum Rally in Cechia. Nel bilancio di Travaglia e della Autorel altri quattro piazzamenti ed unico ritiro ad Ypres.
Classifica finale del campionato europeo: 1. Travaglia 50 punti; 2. Basso 47; 3. Jean Joseph 35; 4. Robert 18; 5. Andreucci e Baldacci 11.

Il Film della Stagione
Al Millemiglia di inizio aprile Travaglia spopolava e con i 5 punti raccolti nella successiva gara in Polonia, l'unica su sterrato, vestiva subito i panni delle lepre. Ad Ypres in Belgio, terzo appuntamento della serie, sembrava che il perfetto meccanismo si fosse inceppato. Ma se Travaglia si fermava non andava tanto meglio ai suoi rivali. La gara la vinceva il belga Princen. Così la classifica privilegiava ancora Travaglia, fermo a 15 punti ma con Basso e Jean Joseph ancora solo a quota 3. Con un punteggio tipo F.1 (10 punti al primo, ecc.) la cosa gli dava la certezza di restare leader della serie continentale pur dovendo rinunciare al quarto appuntamento, quello di luglio in Bulgaria contemporaneo al San Martino di Castrozza valido per il campionato italiano.
Il limpido successo di Basso davanti a Jean Joseph nella gara dell'est riapriva tutti i giochi: Travaglia 15 punti, Basso 13, Jean Joseph 11.
Toccava al Rally di Madeira, giro di boa del campionato ad inizio agosto e palesemente determinante per tutti e tre i protagonisti. Travaglia sperava di poter restare in testa, mentre Basso voleva la vittoria per balzare al comando e spianarsi il cammino. Jean Joseph ne aveva l'esigenza per risalire saldamente in sella, tanto che la Renault spediva un ulteriore rinforzo (Cedric Robert). La lotta fra i tre era bellissima e veniva risolta sulla speciale conclusiva a favore di Travaglia, con Basso bloccato da un problema all'elettronica della sua Punto Abarth.
Con Questa vittoria Renato Travaglia e la Autorel scappavano di nuovo in classifica: Travaglia 25 punti, Basso 13, Jean Joseph 11. Con quattro gare ancora da disputare la situazione si trasformava. Travaglia aveva la possibilità di poter gestire 12 punti di vantaggio. Per i suoi avversari l'urgenza di vincere. Al seguente Barum Rally il copione si ripeteva: errore da k.o. di Jean Joseph, Basso attardato da una foratura secondo ed uno splendido Renato Travaglia firmava la terza vittoria stagionale scavando un piccolo abisso: Travaglia 35, Basso 21, Jean-Joseph 11. A questo punto al trentino dell'Autorel bastavano tre terzi posti per diventare campione d'Europa anche in caso di tripletta finale di Basso, mentre ormai solo un cataclisma che annichilisse entrambi gli avversari poteva portare al bis continentale il franco-martinicano della Renault. A questo punto la Fiat decideva di schierare Baldacci e Andreucci in appoggio a Basso per 'rubare' punti a Travaglia.
Ma in Anatolia, al Fiat Rally, a vincere era Jean Joseph su Basso, Baldacci e Travaglia nell'ordine. La classifica vedeva Travaglia a quota 40 con Basso a 29 e Jean-Joseph a 21. A questo punto al trentino dell' Autorel bastavano due quarti posti anche in caso di doppietta finale di Basso. In Grecia, penultimo appuntamento, Baldacci non riusciva a far meglio di Travaglia, terzo, mentre Basso vinceva alla grande e Jean Joseph se ne guardava dal favorire il compagno di marca pur uscendo aritmeticamente dalla caccia al titolo. La classifica vedeva Travaglia a quota 46, Basso a 39 e Jean-Joseph a 29. Infine la chiusura ad Antibes con Travaglia a cui bastava un quinto posto anche in caso di vittoria di Basso. Con due armate al confronto. La Renault a schierare Jean Joseph e Robert con obiettivo vittoria, cioè anche per impedire a Basso di vincere. E, in caso di necessità, pronti a dar strada a Travaglia. Al trentino bastava un quinto posto in caso di successo di Basso, un ottavo con Basso secondo (parità di punti ma Travaglia con 3 vittorie contro le 2 del pilota di Cavaso del Tomba). Ed il titolo è arrivato.

Gianni Cogni

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