nel quartiere EUR
Dati Sup. mq 39.00 Progettisti F. Fariello, S. Muratori, L. Quaroni, L. Moretti. Castellazzi, Morresi e Vitellozzi Brusa, Cancellotti, Montuori e Scalpelli
Concorso Il bando di concorso per il complesso della piazza e degli edifici prospicienti è approvato il 23 settembre 1937.
Inizio e fine lavori Nel 1943 risultano pressoché ultimati gli edifici dei quattro musei e la sistemazione della piazza. Non realizzato il teatro di Moretti
Il progetto
La Piazza Imperiale è il secondo dei grandi spazi scenografici che deformano il tracciato rettilineo della ex Via Imperiale, oggi Via C. Colombo, in una sequenza che si apriva, per chi veniva da Roma, con la porta Imperiale. Secondo il bando di concorso doveva <<costituire il nucleo centrale dell'Esposizione>> ed avere <<carattere stabile, anche in tutti gli edifici che la circondano>> i quali avrebbero ospitato, su tre lati, quattro diversi musei e sul quarto, di chiusura ad ovest, un cinema teatro. Gli edifici, e l'intero impianto della piazza, avrebbero dovuto <<ispirarsi, pur nelle più funzionali forme, al sentimento classico e monumentale, nel puro senso di atteggiamento dello spirito, quale esso si è manifestato ed ha resistito attraverso i secoli in tutte le espressioni artistiche del nostro paese>> (“Architettura”, 1938). Il gruppo Fariello, Muratori e Quaroni si aggiudicò il concorso in primo grado, e fu incaricato di redigere la stesura conclusiva in collaborazione con Moretti, vincitore ex aequo. Gli stessi progettisti ricevettero l'incarico per gli edifici dei musei dell'arte antica e dell'arte moderna, mentre a Moretti fu affidata la progettazione del Teatro Imperiale. Nella prima versione del progetto lo spazio quadrangolare della piazza era racchiuso dai prospetti colonnati degli edifici perimetrali, che sorgevano su basamenti sopraelevati rispetto alla quota stradale, così da creare una netta diversificazione tra il resto del traffico e il percorso destinato ai visitatori delle mostre, che era reso continuo da due cavalcavia d'attraversamento della via Imperiale. Agli angoli della piazza quattro grandi scalee raccordavano con il piano stradale, così come una grande scalinata portava, sul lato ovest, all'edificio del teatro. Nel corso della redazione definitiva del progetto furono apportate molte modifiche sia all'impianto generale sia ai singoli edifici. I dislivelli sulla piazza furono notevolmente diminuiti, la continuità dei colonnati a doppia altezza delle facciate venne interrotta dall'introduzione di fascioni marcapiano e fu inserito un obelisco ad occupare lo spazio vuoto al centro della piazza. Gli edifici dei musei d'arte vennero resi, in un primo tempo, semplici corpi rettilinei attorno alla corte interna, per assumere poi spessore molto maggiore, fino a diventare, con la modifica quasi integrale delle planimetrie, dei complessi sistemi di sale e gallerie. Vennero articolati attorno a piccole corti o a pozzi di luce, sui vari livelli, che si dovettero inserire per garantire, nonostante il corpo degli edifici, una corretta illuminazione degli spazi espositivi.
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