Roma: via Veneto

Roma: via Veneto

simbolo della Dolce Vita romana

Via Veneto è uno dei simboli della Dolce Vita romana che caratterizzò la città negli anni 60 grazie ai suoi hotels di lusso e ad alcuni caffè storici. Si incomincia sulla sinistra con le due verande all'aperto dell'Harry's Bar Restaurant, proprio davanti all'Hotel Mariot Flora. Proseguendo sullo stesso marciapiede cento metri dopo si arriva al Gran Caffé Doney. Prima di attraversare l'incrocio si incontrano le verande del Caffé della Dolce Vita, a cui si aggiungono le accoglienti sale all'interno. L'Hotel Excelsior, sull'altro lato, si affaccia sull'ambasciata degli Stati Uniti, che è davanti all' Hotel Regina Baglioni. Proseguendo su questo lato incontriamo un altro albergo, il quattro stelle Palace, accanto all'Hard Rock Café, che oltre alla grande sala interna, un ambiente tenue, è presente sulla strada con una veranda al chiuso. Sempre sullo stesso lato, prima di arrivare davanti alla fontana del Tritone, incontriamo l' Ambasciatori Palace, Le Ninfe Hotel Majestic, la libreria Arion, il Gran Café Roma, con i tavolini all'aperto, l'Hotel Imperiale, l'Alex Café con la sua veranda, il ristorante Ciao Bella, anche questo con allestimento all'esterno. All'angolo della piazza è il bar La Baita, con la sua lunga fila di tavolini. L'itinerario artistico inizia da qui davanti, dove si trova Santa Maria della Concezione. Fondata nel 1626 da Antonio Barberini e terminata nel 1631 la chiesa è famosa per le sue cappelle sotterranee a cui si accede dalla sacrestia. All'interno opere di Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Domenichino, Andrea Sacchi, Pietro Da Cortona, Caravaggio. Usciti dalla chiesa proseguiamo dritti fino all'angolo della piazza, a Via Barberini. Percorsi in salita venti metri ci troviamo davanti alla Galleria Nazionale d'Arte Antica [9-19.30 chiuso il lunedì] che ospita un'importante pinacoteca. Tra gli autori esposti Jacopo Bassano, Perugino, Filippo Lippi, Tiziano, Tintoretto. Una volta terminata la visita si torna indietro sempre sullo stesso marciapiede e alla fine della piazza si gira a Via di Quattro Fontane che ci conduce davanti all'architettura più famosa di Federico Borromini, la facciata della chiesa di San Carlo, in travertino, con linee ondulate concave e convesse, e l'interno, a forma di rombo con angoli arrotondati. Poco più avanti, su Via XX Settembre, si trova la chiesa del suo eterno sfidante, che per uno stile più eclettico e per il carattere estroverso riuscì a conquistare più committenze: Gian Lorenzo Bernini. La chiesa è quella di S.Andrea al Quirinale, realizzata tra il 1658 e il 1670. La facciata è a un solo ordine mentre la pianta interna è a forma ellittica. Un gusto barocco evidenziato inoltre dalla presenza dei dipinti del Gaulli, di Giuseppe Chiari, Carlo Maratta e Andrea Pozzo. Usciti dalla chiesa in cinque minuti arriviamo davanti al Palazzo del Quirinale [Presidenza della Repubblica], visitabile la prima domenica del mese.[ingresso gratuito] Da qui riprendiamo Via XX Settembre, che in dieci minuti ci conduce a Largo di Santa Susanna dove inizia l'itinerario successivo.

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