centro del Cristianesimo, del potere papale e del Rinascimento italiano
Roma è stata fondata 2700 anni fa ed è una delle città d’Europa più antiche e ricche di monumenti. Roma fu più volte devastata ma riuscì sempre a rinascere diventando addirittura capitale dell’Impero Romano e poi centro del Cristianesimo. Il centro storico di Roma è ritenuto, per la ricchezza delle sue opere d’arte e dei suoi monumenti, il più bello del mondo ed è per questo motivo che ogni anno, circa 5 milioni di turisti lo visitano. La posizione che ha occupato Roma sin dalla sua fondazione, è stata fondamentale perché punto di snodo fra la cultura greca e quella etrusca. I resti degli insediamenti originari sono risalenti al 753 a.C., quando Romolo tracciò il quadrato della città.
Nell’VIII secolo a.C. la città fu conquistata dai Tarquini che costruirono la Cloaca Massima (1600 a.C.) e le Mura Serviane (565 a.C.). Dal 509 a.C. in poi iniziò il dominio romano e Roma divenne una repubblica retta da due consoli. Nel II secolo a.C., i Romani, conquistarono la Grecia e combatterono le Guerre Puniche fino al 146 a.C.(distruzione di Cartagine). In seguito, con Giulio Cesare, la città si espanse ma fu con Augusto (27 d.C.) che ebbe il suo più grande imperatore che promosse lo sviluppo edilizio donando così a Roma il Teatro Marcello, il Foro di Augusto, il Mausoleo dell’Imperatore e il Pantheon. Sviluppo edilizio che continuò anche con Nerone (64 d.C.), con Traiano e con Adriano sino alla fine dell’Impero Romano, nel 476 d.C.. Con l’avvento del Cristianesimo, Roma cambiò assetto e il Laterano diventò sede del Pontefice. Nel Medioevo la città subì, tra il 410 e il 553, i saccheggi dei Vandali e dei Goti. Intanto, l’importanza del papato crebbe sino all’incoronazione, nell’800, di Carlo Magno. In seguito, nel 1084, Roma fu attaccata dai Normanni di Enrico IV (IX sec.) e poi le famiglie feudatarie, durante la lotta per le investiture, suddivisero il territorio cittadino in feudi.
Con l’aumentare del potere papale, soprattutto dopo il periodo Avignonese, con Bonifacio VIII e Gregorio IX, la città fu sottoposta al potere assoluto dei papi che continuò per tutto il Rinascimento. Con il ‘400, il ‘500 e il ‘600, assistiamo ad una fioritura incredibile di arte e cultura: i papi chiamano a corte i grandi artisti per decorare, abbellire e costruire palazzi e stanze. Lavorano per loro grandi maestri del calibro di Leon Battista Alberti, Michelangelo, Raffaello, Bramante, Cellini e in seguito Bernini, Borromini e tanti altri che resero splendida l’odierna capitale italiana. Alla fine del Settecento, a Roma, si instaurò la Repubblica Giacobina e successivamente Napoleone abolì il potere temporale del papa. Con il 1870 Roma divenne capitale d’Italia e, con il piano regolatore del 1883, si operarono le grandi modifiche per l’apertura di Corso Vittorio Emanuele e per collegare Piazza Venezia e il Vaticano. Più tardi, con il ventennio fascista, la città si espanse ancora e vennero costruiti il quartiere dell’EUR e la città universitaria del Foro Italico. Inoltre,la popolazione dei vecchi quartieri, dovette trasferirsi nelle borgate che, negli anni a venire, saranno sottoposte alla speculazione fondiaria del secondo dopoguerra.
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