un anno di appuntamenti
Oggi sono poche le tradizioni popolari presenti ad Angri, vivi solo nella memoria di pochi anziani ed affidate, talvolta, alle pagine ingiallite e suggestive di insigni Angresi, come ‘San Giovanni vecchio’ di Gaetano Marra. La festa più importante è proprio quella di San Giovanni Battista, in principio un rituale agrario per festeggiare il solstizio d’estate. Le luminarie, il manto del santo che protegge dalle inondazioni, dai terremoti, dalla neve, dalle eruzioni, la processione ed i fuochi d’artificio sono solo alcune delle manifestazioni del popolo nei confronti del santo protettore. Sopravvissuti anche il propiziatorio falò per Sant’Aniello, la cosiddetta lampa di Sant’Aniello e lo spettacolare palio, con cavalli e cavalieri che, nei loro costumi d’epoca, richiamano persone da tutto l’Agro-nocerino-sarnese. Tra le ‘storie meravigliose’ tramandate oralmente, quella dei sette dormienti, un gruppo di Santi Guerrieri sopravvissuti alla persecuzione di Diocleziano.
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