importante appuntamento religioso
Pare che San Giovanni sia stato eletto patrono agli inizi del 1300 grazie ad interventi taumaturgici operati in occasione di varie e ripetute calamità che funestarono la regione. Mille anni fa, due legni trasportavano orciuoli di creta alle terre africane. Uno dei due legni aveva sul ponte una statua di San Giovanni Battista, ricavata da un marinaio da un vecchio albero del bastimento. I marinai dell’altro legno, invidiosi della velocità del legno, trafugarono la statua e tentarono inutilmente di bruciarla. Allora la misero su un carro trainato da buoi che si fermarono in aperta campagna. Lì fu edificata la chiesa in suo onore e lì rinchiusa. Fu tirata fuori in occasione di pubbliche calamità. Sollecitato dalle urla delle ‘zitelle’ dalla sua Collegiata fu trasportato sul luogo del disastro per poter constatare i danni causati dalla calamità naturale. Alla fine del mese di Giugno, i ‘mastri’ di festa abbelliscono le strade cittadine con ‘allummate’ sgargianti, e rendono onore al santo con l’attesissima gara di fuochi artificiali. San Giovanni, portato per tutta la città, riceve fiori ed offerte, mentre la banda attacca la marcetta tradizionale: "Posa i soldi, posa i soldi, San Giovanni!". Durante la processione San Giovanni vecchio è portato in spalle, seguito da "San Giovanniello", la statua d’argento del santo, che deve raccogliere la frutta primaticcia della campagna, il quale non deve mai precedere quella di San Giovanni vecchio, altrimenti ci saranno piogge e temporali. Segue il Patrono anche il ‘maio’, singolare carro allegorico intessuto con la paglia, ricolmo di frutta primaticcia. Sul manto rosso del santo si appuntavano, fino al 1965, per devozione, banconote. Oggi, sul camioncino che lo trasporta il Comitato ha posto una teca per le offerte.
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