l'antico nucleo urbano è inserito in territorio di colonizzazione romana
Alla fine del medioevo, tra il XIII e XV secolo, si è formato il nucleo antico di Angri, con la piazza della cattedrale unita in ‘impianto serrato’ a quella del castello Doria. La ‘terra’ (una serie di ‘case a corte’, cioè complessi edili plurifamiliari che si articolano su 1 o 2 piani ai lati di un ampio cortile), antico nucleo urbano di Angri è inserito in un territorio di colonizzazione romana; con le sue 4 insule divise dalle Vie di Mezzo, ha l’aspetto di un castrum romano con cardo e decumano tra loro perpendicolari, perfettamente inseriti nella centurazione dalla cultura angioina (caso raro in Campania). Nel 1294 questo borgo che si adagia in pianura fu scisso dal feudo di Nocera. Oggi, di questo antico complesso fortificato, resta la Torre, costituita da un massiccio cilindro di 14 metri di diametro. Essa si trovava al centro della terra di Angri, formata dall’insula di Via di Mezzo, cinta dal perimetro delle mura che costeggiano le attuali Via Zurlo, Via da Procida, Via Torrione e Via Canonico Fusco, sfociante, quest’ultima, sul sagrato dell’Abbazia di San Giovanni. Nel perimetro murario si aprivano 6 porte: la Porta di Monte, nelle vicinanze del macello; la Porta di Basso, nei bastioni lungo i quali correva la lava; la Porta dei Giudici, dopo il ponte che scavalcava la lava per andare al Carmine; la Porta di San Nicola, per accedere al Casale Risi; la Porta dei Coronati e, dopo il fosso, la Porta del Torrione (detta anche Porta di San Giovanni). A partire dal 1300 altri Casali si accorparono alla terra, formando l’Universitas Terrae Angriae: il casale Ardinghi, il casale Risi, il casale Concilio e il casale Giudici. Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo al sistema di strade romane, a scacchiera, si affianca quello con visuali ad andamento lineare, detto ‘a macchia d’olio’.
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