con rito magico e propiziatorio
Il 14 Dicembre, dietro l’Annunziata e nei cortili di Via di Mezzo, dei Concili e di Ardinghi si accatastavano sterpi per la lampa e’ Sant’Aniello, rito magico e propiziatorio, secondo una credenza popolare che recitava ‘solo chi ha avuto il fuoco, campa’. In cerchio la gente assisteva al mistero delle lingue della fiamma in corsa verso l’alto. Quando poi la ‘lampa’ calava, le popolane, in particolare le donne gravide, prendevano nel recipiente di rame una paletta di brace, da portare a casa per il buon augurio. Bottegai, zappatori ed artigiani buttavano una pietra sui tizzoni augurando ‘abbi pace’ a tutti. Tali falò propiziavano Sant’Aniello insediato nella chiesa del Carmine, considerato, forse erroneamente, santo dei dispetti. Per questo, il 14 dicembre tutti si accalcano davanti alla chiesa per ‘guardare’ il santo. Dopo alcuni anni di assenza, questo rito è tornato ad illuminare i vicoli della città.
copyright: http://angri.interfree.it
|