il patrono di Parma
I parmigiani lo festeggiano nel segno della più consacrata tradizione; le corporazioni di arti e mestieri medioevali partecipavano con “ fastosa pompa e musica ”; la figura del Santo delineata da artisti sia in Cattedrale sia nell’Oratorio a lui dedicato, santo annoverato tra “mercanti della neve” si preannunciava con profumo di quintali di scarpette che i pasticceri sfornano per l’occasione. Le scarpette: Abili pasticceri nei giorni intorno al 13 gennaio affondano le mani in morbide collinette di pastafrolla, si destreggiano tra miele, zucchero, farina, noci, mandorle, ecc… Da veri artisti confezionano scarpette di vari tipo, gustose sotto ogni profilo, dalla qualità all’estetica: del resto si tratta di scarpette “ da vescovo …”
da www.turismo.parma.it
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