con relativa filastrocca
Per la fantasia dei più piccini, nella notte fra il 12 e il 13 dicembre, una fanciulla dal cuore tenero, con gli occhi azzurri, percorre le vie del cielo con un asinello paziente; un tempo la suggestione della ricorrenza era più forte e durevole nonostante i poveri doni, oggi i giocattoli e i dolciumi appartengono alla quotidianità. La suggestione di quella notte gustata con tanto anticipo, era assai più forte e durevole di oggi, perché adesso i giocattoli e i dolciumi appartengono alla quotidianità. A dieci anni ed oltre, Santa Lucia era ancora una dolce emozione, il tempo sempre più frettoloso, sta cancellando con forte anticipo, forse già sui banchi dell’asilo, tale innocente credenza con la famosa filastrocca:
“Santa Lusia la scarpa l’è mia la borsa l’è ‘d me pà Santa Lusia l’è me mà!” (Santa Lucia la scarpa è la mia la borsa è di mio papà Santa Lucia è mia mamma!)
da www.turismo.parma.it
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