Le Terre del Magnifico - Fiorenzuola d'Arda

Le Terre del Magnifico - Fiorenzuola d'Arda

nei dintorni Baselicaduce e S. Protaso ricche di storia e di reperti archeologici

Importante centro di scambi economici e commerciali, situato lungo la Via Emilia, Fiorenzuola risale storicamente all'epoca romana, presumibilmente intorno al 230 a.C. e la sua fondazione è da collegare all'opera di colonizzazione e centuriazione attuata dai romani nei territori compresi tra il Po e la Via Emilia. Il primo nome storicamente accertato di Fiorenzuola è Florentia, o Florentiola, risalente ai secoli III e IV, per cui la leggenda secondo la quale il toponimo della città sarebbe ricavato dal quello del santo protettore, S. Fiorenzo, è perciò infondata essendo il santo vissuto tra il 457 e il 257 ed essendo il culto iniziato nell'842. Il nome attuale fu adottato ufficialmente nel 1866. Fiorenzuola comunque fino all'epoca medioevale non ha particolare rilevanza e l'evento storicamente più rilevante è di certo la cruenta battaglia avvenuta nel 923 combattuta all' interno dell’abitato stesso dalle truppe di Berengario, incoronato re d'ltalia con la corona di ferro, contro quelle di Rodolfo il re di Borgogna, pretendente allo stesso trono. Subito dopo il Mille, passata la paura, Fiorenzuola sembra rivitalizzarsi soprattutto per la sua posizione sulla via Romea e verso la metà del secolo XIII diventa libero Comune, schierandosi, nelle lotte fra guelfi e ghibellini, dalla parte dei guelfa. Dopo essere passata sotto varie dominazioni tra cui quelle degli Scoto, degli Arcelli, degli Sforza, dei Visconti, dei Piccinini, degli Scotti e dei Fulgosio, nel 1441 Fiorenzuola è governata dai Pallavicino e in questo secolo si dota di fortificazioni, luoghi sacri, tra cui la Chiesa di S. Fiorenzo, Palazzo Grossi ed altri importanti edifici dei quali oggi purtroppo rimangono solo poche tracce. E' del 1569 il Regolamento per la Comunità di Fiorenzuola, il più antico documento concernente la vita amministrativa. Durante questo periodo si stabilirono a Fiorenzuola anche numerose famiglie isdraelite provenienti da Cremona e Piacenza, i quali crearono una florida e ricca comunità che resistette fino alle leggi razziali del 1939. Tutto questo avvenne sotto la signoria di Sforza Pallavicino, celebre condottiero, al quale si deve anche l'unificazione dei marchesati di Busseto e Cortemaggiore con Fiorenzuola nel 1559. Dopo la morte del suddetto duca, avvenuta nel 1585 e la crisi che ne seguì, nel territorio si insediarono i Farnese che rimasero fino al 1731, quando gli succedettero i Borbone. Nel 1802 una grida annunciava ai fiorenzuolani la decisione del primo console Napoleone secondo la quale si affermava che l'esercizio della sovranità era diventato pieno diritto della Repubblica Francese. Durante la Restaurazione, Fiorenzuola, annessa al Ducato di Parma e Piacenza, fu governata saggiamente da Maria Luigia d'Austria, seguita dal ritorno dei Borbone. Durante l'età risorgimentale la cittadina si schiera a favore dei Savoia rimanendo teatro di uno dei primi scontri tra austriaci ed insorti, nel 1831. Nel 1860 la provincia di Piacenza fu dichiarata parte del Regno d' Italia e nel 1862 Fiorenzuola fu la prima città piacentina a promuovere la nascita di una "società di mutuo soccorso tra gli operai" allo scopo di favorire l'assistenza reciproca e il miglior sviluppo intellettuale e morale della classe operaia. Nel 1956 Fiorenzuola fu elevata al titolo onorifico di città e la sua visita non può che iniziare dalla costruzione di maggior pregio: la Collegiata dedicata a San Fiorenzo, patrono della città. Altre tappe rilevanti sono: Palazzo Grassi, di epoca rinascimentale, Palazzo Bertamini Lucca, che accoglie affreschi di Francesco Natali e di Bartolomeo Rusca, il Convento e la Chiesa di San Giovanni, la cui restaurazione vi ha installato la biblioteca, l'auditorium e un centro culturale, la Chiesa della B. V. di Caravaggio, l'Oratorio della Beata Maria Vergine detto "della morte", il Teatro Verdi e la Chiesa di San Francesco. Nei dintorni Baselicaduce e S. Protaso, rispettivamente a 3 e a 5 km. dal capoluogo, sono le più antiche frazioni del comune, ricche di storia e di reperti archeologici.

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