un incontro tra storia e cultura, tra mare e ambiente
Comune di 17.049 abitanti della provincia di Cosenza. Importante nodo ferroviario, confina a nord con Fuscaldo ed a sud con San Lucido, ha una spiaggia spaziosa che accoglie molti turisti dei dintorni, dell'Italia intera, ma anche provenienti dall'estero. San Francesco di Paola, patrono della gente di mare e della Calabria, ha devoti in tutto il mondo ed il suo santuario è meta di pellegrini da tutto il sud Italia anche se le spoglie del Santo paolano si trovano in Francia, a Tours. Il 2 aprile ed il 4 maggio si celebrano i festeggiamenti, in maggio veramente imponenti con processione in terra ed in mare.
Paola ha origini assai remote, soprattutto confuse, perché nessuno storico è riuscito a stabilirne il periodo di nascita e l'etimologia del nome. Alcuni sostengono che derivi da Patico, altri che sia stata fondata da Lucio Paolo Emilio, altri ancora da un nome di donna; ed, infine, c'è chi asserisce che si tratti di una città enea, probabilmente per il vino che vi si produceva. Lo storiografo Romano Napolitano, invece, asserisce che il nome di Paola deriverebbe dalla parola latina Pabula (terra da pascolo). Il suo nome, tuttavia, si scopre in un atto ufficiale del 1110, con il quale Sica, moglie del normanno Roberto di Bubum, che era Signore di Fuscaldo, fece una congrua offerta ad alcuni religiosi che si erano insediati nella zona dell'attuale Badia perché fondassero il Monastero Catino di santa Maria della Valle Giosafat e delle Fosse ed esercitassero il loro ministero anche nel territorio della chiesa di San Michele. Sotto gli Svevi, comunque, Paola comincia ad assumere una propria dimensione che andrà sempre più sviluppandosi. La famiglia Ruffo, infatti, fu la prima a godere su di essa diritti feudali e quando il Conte Antonio Ruffo mori lasciò due figlie: Polissena e Novella. Polissena nel 1418 sposò Francesco Sforza, divenuto poi, duca di Milano, e portò in dote Paola e altri paesi vicini. Ma poiché al suo decesso non lasciò figli, Paola fu riannessa alla proprietà paterna. Allorché la sorella di Polissena, Novella, duchessa di Sessa contrasse matrimonio con Marino Marzano, ebbe in dote Paola. Ma il marito successivamente, si ribellò a Francesco I e fu, quindi, spogliato del feudo di Paola che rimase incorporato nel fisco regio. All'inizio del secolo VI, però, cominciò la vendita delle località fiscalizzate e Paola fu acquistata dagli Spinelli di Fuscaldo, i quali governarono su di essa per circa tre secoli. Intanto viveva, in quel tempo, in Paola, Francesco d'Alessio che sarebbe stato poi proclamato, dopo la morte avvenuta in Francia nel 1507 Santo. Lo sviluppo della Città s'identificherà sempre di più nelle vicende di questo Frate eremita che raggiunse - per santità e per saggezza - un'importanza europea. Paola nel 1494 e nel 1496 fu proclamata "Città" da Alfonso II e Ferdinando II d'Aragona e tale titolo le fu confermato da Filippo II, Re di Spagna. Il 2 luglio 1555 essa fu assediata dai Turchi, comandati da Dragut Rais, il quale, dopo averla saccheggiata e incendiata, assali il Convento dei Minimi fondato da san Francesco e ne approfittò da predone. Ripresasi, la Città continuò a vivere come gli altri paesi della Calabria, ma andava sempre più ingrandendosi, crescendo pure in importanza. Il 18 ottobre del 1806, Paola subì l'occupazione da parte dei Francesi, i quali la incendiarono e saccheggiarono il Santuario che restò deserto. In seguito alla legge emanata da Gioacchino Murat, nel 1809, il protocenobio dei Minimi fu soppresso, nonostante la sua importanza. Dopo il congresso di Vienna (1815) fu restaurato il Regno Borbonico nelle due Sicilie e Paola entrò nelle grazie di Ferdinando I. Il 10 settembre del 1844 il Re Ferdinando II di Borbone e la Regina Maria Teresa d'Austria, visitarono la Città per voto. Successivamente il Re tornò con il principe ereditario il 29 ottobre 1852. Paola partecipò al movimento di Garibaldi, ma per la città non passò il Condottiero dei due Mondi, passarono invece, i Garibaldini che ebbero aiuti persino dal Comune e proprio dall'attracco di Paola si imbarcarono le truppe al comando dei generali Nino Bixio e Giacomo Medici per raggiungere Garibaldi a Napoli. Prima che fosse installata la ferrovia Paola-Cosenza (1910 c.a), infatti, presso le rive della Città si svolgeva un traffico di viaggiatori e merci per mezzo di piroscafi provenienti da Napoli e Messina e viceversa. Grandi meriti vanno riconosciuti pure ad alcuni Ordini religiosi che, insediando nella Città complessi architettonici di rilievo, svolsero anche attività religiose e culturali in favore della Comunità paolana. Oltre ai Minimi (che vi sono tutt'ora), infatti, operarono in Paola gli Agostiniani, i Cappuccini, i Domenicani, i Gesuiti ed i religiosi dell'Ordine di S. Maria di Valle Giosafat che furono i primi a stabilirvisi. I sovrani del passato,e gli uomini politici di oggi, hanno fatto di Paola un punto di riferimento nella regione, mentre il Pontefice Giovanni Paolo II, nella sua visita pastorale in Calabria (ottobre 1984), ne ha fatto, per due notti consecutive, il luogo del riposo e della preghiera. La Città è gemellata con Frejus (Francia) dal 1983, cinquecento anni dopo che S.Francesco attraverso la cittadina francese, salvandola dalla peste.
Monti svettanti nell'azzurro del cielo; colline e valli, che degradano verso la costa, ricche di mille colori come su di una tavolozza di un pittore, il mare a volte calmo od impetuoso, ma sempre pronto ad avvinghiarVi nelle sue dolci acque. Il borgo antico dipinto dai mille colori del tempo; case dai balconi fioriti, odore di basilico, di menta e di peperoncino; vecchie botteghe che emanano il dolce ricordo di epoche ormai passate; palazzi posti sotto il vincolo dei beni artistici; chiese e conventi che impreziosiscono l'intera città (sotto evidenziato solo il centro storico), concentrati tra gli assi viari principali di via Valitutti e Corso Garibaldi, che rivela un piccolo scrigno, un autentico concentrato di monumenti. E' importante rilevare che le costruzioni più antiche ed espressive, si trovano nel link "da visitare" esse sono degne non solo di essere viste, ma soprattutto per essere studiate, (Sotterra e Badia), poiché la loro storia è ancora da definire, onore e vanto del patrimonio artistico e culturale non solo di Paola, ma di tutta la Calabria. Non esiste niente di meglio per chi ama trascorrere una vacanza che alterni tanti elementi: campagna, collina, monti, storia, cultura, tradizione, ospitalità, genuinità, ecc. come il surrogato di un buon caffè.
da www. comune.paola.cs.it
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