approfondimento sull'ordine
Per comprendere meglio lo scopo e la vita del Collegio dei padri Gesuiti in Paola sembra opportuno rievocare alcune notizie sull'ordine. I padri Gesuiti sono religiosi che appartengono all'Ordine della "Compagnia di Gesù" fondato da S.Ignazio di Lojola e approvato da Paolo III nel 1540.
Essendo sorto nel periodo della Controriforma, l'ordine si distinse subito per l'azione militante a servizio della Chiesa. Le necessità imposte dalla reazione controriformista e dalla evangelizzazione dei nuovi paesi, Oriente, America, Africa, in via di esplorazione, spinsero i Gesuiti a svolgere attività prevalentemente itineranti di predicazione, di catechesi, di missioni speciali, di riforme del clero, di insegnamento. Quest'ultimo compito, all'inizio non previsto dal fondatore, divenne invece una delle attività principali dell'ordine ed uno dei principali strumenti della sua diffusione e della sua forza. La normativa che guidava i padri Gesuiti in campo pedagogico ed educativo e che determinava persino i piani di studi, era stabilita nella "Ratio Studiorum" ispirata all'umanesimo e al classicismo e definitivamente fissata dal P.Acquaviva nel 1599. In un collegio della Compagnia di Gesù l'allievo entrava al primo di settembre ed usciva al 31 luglio. I primi tre anni dopo le elementari si chiamavano "Scuola di Grammatica".
Gli altri cinque "Retorica" i primi e "Filosofia" gli ultimi. Il mantenimento in collegio era gratuito per tutti, perché o il principe fondatore del collegio o gli enti pubblici che intendevano aprire il collegio, avevano l'obbligo di assicurarne le entrate con le rendite dei terreni, delle abitazioni o dei censi. Ad esempio, l'elenco delle rendite del Collegio Paolano conservato nell'archivio del Regno di Napoli, è costituito da 78 capitoli, interessantissimi da leggere, per noi paolani, perché vi ritroviamo i nomi dei nostri antenati.
Basti riportare qualche riferimento "Possessioni o siano territori". Se ne descrive l'astensione a tenore della relazione dè periti.
Porto della marina
Possessione seminatoriale dell'estensione di tomolate 12 con case e passolaro di fabbrica, alborata di celsi bianchi e neri, fichi con pastino di uva moscarellone ed altri frutti. Trovasi data a colonia a Salvatore Perrotta e Francesco di Rosa della città di Paola (...).
Fossa delli ranci
Possessione seminatoriale ed in parte vitata dell'estensione di tomolate 14 sopra delle quali due case con fontana dentro (...). Trovasi data a Francesco di Argento e Pietro Forlano della città di Paola.
E così di seguito per territori di S. Agata, Tinicella, S. Michele, Plumbo, Valle della Cerasa, Chiatamoni, Vitolillo, Celso caduto sen Parata, Tenimento Sottano, Tenimento Soprano, Acqua delli Rosi, Via di Mare, Solco delle olive, Pizzuolo, Pantano, Piscitello, Varco della Monta, Sarachello, Catalana, Bosco del Giudice, ecc. Non c'è dubbio che con tutte queste entrate il Collegio potesse ospitare tutta la gioventù studiosa del circondario, essendo gli altri due collegi più vicini uno a Cosenza e l'altro ad Amantea. Che il corso degli studi, medi e medi superiori fosse completo ci è dato dal catalogo del collegio che dai primi anni della sua fondazione, fino all'anno della espulsione (1767) annovera sempre un padre "qui docet philosophiam". Solo dopo circa due secoli la città di Paola riavrà un corso di Scuola Media superiore aperto a tutti. Occorre quindi render merito al marchese Don Tommaso Francesco Spinelli che si fece promotore e fondatore di questa istituzione. A lui i padri Gesuiti dedicarono una lapide che tuttora si trova sul portone dell'ex collegio la cui traduzione è la seguente: A Dio ottimo massimo e all'eccellentissimo signore Don Tommaso Francesco Spinelli Marchese di Fuscaldo e signore della città di Paola e di Guardia gran giustiziere del Regno che fece sorgere questo collegio nell'anno del Signore 1632 per formare i cittadini e i sudditi alla pietà e alle lettere.
testo a cura di Don Raimondo Verduci
da www. comune.paola.cs.it
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