Le Terre del Magnifico - Monticelli d'Ongina

Le Terre del Magnifico - Monticelli d'Ongina

il Museo Civico raccoglie cimeli, manoscritti ed opere di illustri concittadini

Posto lungo la riva destra del Po, a metà tra Piacenza e Cremona, Monticelli d'Ongina appartenente al monastero di Nonantola fin dai secoli VII-IX. Il suo territorio passò successivamente ai vescovi di Cremona che lo ressero tramite le famiglie Bonifaci de Unguinibus o Unghinis e Dovara, entrambe cremonesi. Dai de Unghinis è sorto il toponimo Monticelli d'Ongina che non si riferisce al lontano torrente che scorre a est dell'Arda. La signoria di Monticelli fu tenuta dai Visconti e dagli Sforza e nel '400 dai Pallavicino che con Rolando "il Magnifico" vide ampliare i suoi confini dai monti dell'Appennino al Po; infine a metà del 1600 lo stato passò ai Farnese. Con una via principale che fiancheggia i portici ed interseca diverse contrade, Monticelli presenta una struttura ben ordinata. L'espressione significativa e ben documentata della cultura e della civiltà monticellese sono i musei della Rocca: il Museo Civico, gestito dalla Pro Loco, che raccoglie cimeli, manoscritti ed opere di illustri concittadini del mondo culturale, artistico e storico, e il Museo Etnografico del Po del Gruppo Culturale Mostre che presenta una vasta rassegna di oggetti che documentano la vita agricola e rivierasca locale; l'acquario del Po presenta le più svariate specie di pesce che popolano il grande fiume. Tappa d'obbligo è poi la Rocca, edificata per volere di Rolando Pallavicino "il Magnifico" dopo che nel 1413 ebbe ottenuta l'investitura del feudo dall'imperatore Sigismondo. Si presenta ancora possente e conserva sale nobili con soffitti decorati di affreschi allegorici e prigioni che occupano i vani superiori dei torrioni. Vera perla dell'edificio è la Cappellina di Corte, autentico gioiello d'arte quattrocentesca con affreschi dei pittori Bonifacio e Benedetto Bembo. Numerose sono le opere pittoriche. Vi hanno lavorato illustri maestri del XV e XVI secolo; pregevoli gli stucchi seicenteschi di Domenico Retti, gli altari in marmo e gli arredi sacri. Merita una visita anche la Basilica, eretta nella seconda metà del 1400 da Mons. Carlo Pallavicino, feudatario del luogo e vescovo di Lodi. Le sue linee architettoniche, originariamente di stile gotico-lombardo, furono notevolmente modificate nel 1600. E' a forma di croce latina a tre navate ricca di pregevoli opere pittoriche ed è dedicata a San Lorenzo martire. Fu nel 1942 che Pio XII la elevò al grado di Basilica. Appuntamento annuale di Monticelli è la fiera della prima domenica di ottobre caratterizzata dai prodotti agricoli e soprattutto dal tipico aglio, di cui il paese si vanta di essere la capitale.

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