bellissima la Rocca del 1200
Km. da Piacenza 16 Altitudine 46 C.a.p. 29012 Guardia Medica (Monticelli d’Ongina) tel. 0523.829465 Municipio tel. 0523.822641 Carabinieri tel. 0523.821225
Attraversato dal torrente Chiavenna fanno da sfondo al paese, che si incontra percorrendo l’antica via Postumia, i vicini pioppeti del Po che lasciano spazio a quella che è stata denominata la “cattedrale atomica” e cioé la centrale elettronucleare, innalzata circa 15 anni fa. Le notizie sulle sue origini del suo territorio sono contrastanti: secondo alcuni, Orsa, sorella del vescovo piacentino Podone, con la sorella Imelda, nell’819, avrebbe fondato la Chiesa dell’Assunta dotandola di 576 pertiche di terra; pertanto “Caorso” da Cà Ursa, traduzione dialettica di Casa dell’Orsa. Secondo altri le origini andrebbero attribuite alla regina Cunegonda, contessa del Lussemburgo, moglie dell’imperatore Enrico II; diversa ancora è l’opinione dello storico di castelli piacentini Andrea Corna, per il quale Caorso deriverebbe da casa Ursilia. Di certo si sa che la bellissima Rocca, sede oggi del Municipio, fu fondata nel 1200 come baluardo di Piacenza contro la città di Cremona. Il fortilizio non impedì comunque, nove anni dopo, ai cremonesi di distruggere Caorso. La Rocca fu espugnata nel 1258 dai Ghibellini di Oberto Pallavicino e servì come base di incursioni contro i piacentini. Nel 1385 Gian Galeazzo, per ricompensare della collaborazione data alla cattura di Bernabò Visconti, dona a Ottone Mandelli il feudo di Caorso, e alla famiglia lombarda rimane per quattro secoli e mezzo ad eccezione di temporanee concessioni a Manfredo Scotti, Pietro Pusterla e Francesco Serafini. Nel 1522 il paese dovette subire il vano tentativo di occupazione da parte dei francesi. Il marchese Bernardino, ultimo dei Mandelli, lasciò nel 1827 la Rocca e le sue terre agli ospizi civili di Piacenza. Oggi il Chiavenna, che attraversa il paese, divide Caorso in due borgate: quella principale a sinistra, con la Rocca (sede del Municipio), le scuole, i negozi, le abitazioni, e quella sulla riva destra con la chiesa dell’Assunta, ricca di notevoli affreschi risalenti al XV secolo, e l’asilo costruito dalla popolazione e dedicato ai caduti in guerra. Il territorio comprende le frazioni di Muradolo, Fossadello, Roncarolo, Zerbio.
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