si rifà ad antiche tradizioni rurali
Dopo la metà del Trecento, durante un lungo periodo di non belligeranza, Montalcino crebbe e si arricchi di Chiese e Palazzi. Notevole sviluppo ebbe l'agricoltura in particolar modo con l'esaltazione delle coltivazioni della vite e dell'olivo. I boschi ricchi di selvaggina erano mèta di cacciatori e falconieri, che durante il passo degli uccelli, specialmente dei tordi, tornavano carichi di prede. Si facevano allora feste e banchetti ove partecipavano nobili e popolo. La maestria degli uomini si misurava in giostre e tornei; mentre le donne mostravano la loro abilità nell'approntare le mense. La selvaggina, i frutti della terra e il generoso vino placavano intorno alla ricca tavola vincitori e vinti. Da queste tradizioni cortesi trae origine la Sagra del Tordo, che con il Torneo d'Apertura delle Cacce, rappresenta la fierezza della gente di Montalcino.
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