leggende romane
Sulla sommità di Castel Sant'Angelo si erge, fiero e poderoso, l'arcangelo Michele che ripone una spada nel fodero. La statua bronzea, realizzata attorno alla metà del 1700, venne eretta in ricordo di una visione avuta da Gregorio Magno nel VI secolo d.C.. Si narra che il papa, disperato per una grave epidemia di peste che imperversava su Roma, ordinò una grande processione espiatoria da San Giovanni in Laterano a San Pietro per invocare la fine del flagello. Al termine della processione il santo padre ebbe una visione: in cima alla Mole di Adriano un angelo raggiante con una spada in pugno splendeva di gloria riponendo l'arma! Il messaggio parve chiaro: a riposo il ferro, terminato il supplizio! Il Signore aveva quindi accolto le suppliche e a ricordo di ciò, forse anche in sostituzione di un ex voto dello stesso Gregorio Magno, il magnifico angelo di Castello venne innalzato. Qualche anno dopo gli sarebbe stata posta accanto la campana della Misericordia per annunciare le esecuzioni capitali.
|