simbolo del mecenatismo dei Medici
La Galleria Palatina è il simbolo del mecenatismo dei Medici, signori di Firenze dediti al collezionismo dell'arte in tutte le sue forme. Fu istituita nel corso del seicento dal principe Ferdinando e dal Cardinale Leopoldo. In origine la Galleria era privata, solo nel 1833 si ebbe una prima apertura ad un pubblico eletto. Il Museo è sito al primo piano di Palazzo Pitti in quelli che un tempo furono gli Appartamenti Reali. L'allestimento segue l'andatura rettilinea delle sale comunicanti tra loro. La sua costruzione fu commissionata, nella seconda metà del 1400, dal banchiere Luca Bonaccorso Pitti a Filippo Brunelleschi, ma il progetto è oggi attribuito a Luca Fancelli. Intorno al 1550 il Granduca Cosimo I de' Medici lo acquistò per farne la residenza di famiglia e nel 1558 commissionò i lavori di modifica a Bartolomeo Ammannati che inserì nel prospetto grandi finestre dette inginocchiate e realizzò il cortile porticato.
Il percorso inizia con una serie di anticamere comunicanti che introducono le sale. Tra esse la Sala delle Statue che ospita il Cavadenti del Caravaggio. Seguono le sale dei Pianeti. La prima è la Sala di Venere con la Venere Italica di Antonio Canova e i ritratti di personaggi famosi nelle lunette. Tra le opere più importanti il Ritratto di Giulio II, La Bella e il Concerto di Tiziano. Nella Sala di Apollo, nella volta, gli affreschi mitologici di Pietro da Cortona. Vi troviamo dipinti come la Sacra Conversazione di Rosso Fiorentino e il Ritratto di Francesco Zeno del Tintoretto. Di Tiziano la Maddalena e il Giovane inglese. Segue la Sala di Marte: gli affreschi della volta sono di Pietro da Cortona che raffigurò le imprese militari di Ferdinando II. Tra le opere più importanti il Ritratto virile del Veronese. Nella Sala di Giove La Velata di Raffaello, il San Giovanni Battista di Andrea del Sarto e Le tre età dell'uomo di Giorgione. La volta affrescata da Pietro da Cortona raffigura Giove circondato dalle virtù. Infine, la Sala di Saturno la cui volta raffigura L'Assunzione di Ferdinando II all'Olimpo: vi troviamo i capolavori di Raffaello come il Ritratto di Agnolo e Maddalena Doni (1507), la Madonna del Granduca (1506), la Madonna della Seggiola (1513). Seguono le sale neoclassiche che accolgono opere come La Gravida di Raffaello, Ritratto della dama d'oro del Van Dyck. Nella Sala della Stufa, alle pareti, i dipinti di Pietro da Cortona con Le Quattro età dell'uomo. Del Caravaggio L'Amore dormiente (sala dell'educazione di Giove); di Raffaello la Madonna dell'Impannata (Sala di Ulisse). Nella Sala di Prometeo capolavori come il Tondo Bartolini di Filippo Lippi e La Bella Simonetta del Botticelli.
Biglietto: 8,50 € Orario ingresso: dal martedì alla domenica 8.15 - 18.50 Chiuso Lunedì
Piazza Pitti tel. 055 2388614
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