Ne restano solo pochi ruderi visibili anche dall'autostrada (a destra tra le uscite di Rovereto sud e Rovereto nord). Fu distrutto alla fine del XV secolo. Serviva per la difesa del Porto di Sacco, dove aveva sede l'associazione dei battellieri che deteneva il monopolio del trasporto sull'Adige. A circa 1 km. da Isera è raggiungibile per sentiero in direzione di Ravazzone.