Cenni storici della Val Lagarina

Cenni storici della Val Lagarina

territorio che si sviluppa nel comune di Rovereto

Val Lagarina è chiamato il solco vallivo, bagnato dal corso del fiume Adige, inciso tra i gruppi montuosi calcareo-dolomitici e delimitato ad est dai Monti Lessini, dallo Zugna, dal Finonchio e dal massiccio della Vigolana e ad ovest dalla catena del Baldo e da quella dello Stivo-Bondone.


Cenni storici

Valle abitata fin dalla preistoria, ha conservato tracce di insediamenti del paleolitico, del neolitico e soprattutto dell' età del bronzo e del ferro. Colonizzata dai Romani era percorsa dalla Via Claudia Augusta Padana e aggregata al Municipio Romano di Verona. Nel basso medioevo la regione fu inclusa nel regno longobardo e compare come centro politico, religioso, amministrativo e militare con il nome di "Civitas Lagaris" già prima dell'anno 1000. Nel 1027 fu assegnata da Corrado II il Salico al dominio temporale dei Vescovi di Trento e quindi ai Castelbarco che al principio del 1300 erano riusciti ad estendere il loro dominio feudale sull'intera valle. Da sempre zona di transito e di collegamento tra !'Italia e la Germania, fu dotata di castelli fortificati, torri e chiuse per il controllo della strada e della navigazione fluviale. Dopo il 1400 fu militarmente occupata dai Veneziani che introdussero nella valle la coltura del gelso e della malvasia il cui vino si esportava a Venezia. L'industria della seta raggiunse alti vertici e durò fino al XVIII secolo. Nel 1508 i Veneziani furono cacciati dalla valle da Massimiliano I d'Austria. Da allora Rovereto e il suo territorio divennero diretta dipendenza dell'Impero quale Conte a Tirolese mentre i Quattro Vicariati (Ala, Avio, Brentonico e Mori) tornarono ai Castelbarco quale feudo vescovile.
Con il secolo XVI ha inizio un'evoluzione economica roveretana, forte dell' esportazione in Germania di vini, accompagnata da una certa vivacità culturale a cui si deve la fondazione dell' Accademia degli Agiati (1750) e quella del Ginnasio di Ala (1774). La valle fu anche veicolo di penetrazione degli eserciti e fu percorsa anche dalle truppe di Napoleone dirette alla conquista di Trento (1796).
I nuovi ordinamenti ottocenteschi spazzano via antiche istituzioni locali quali il Comun Comunale, libera comunità che riuniva i comuni da Isera ad Aldeno. Nel frattempo l'attività industriale roveretana si andava modernamente ristrutturando ed importanti opere quali la rettifica dell' Adige, la bonifica dei territori del fondovalle e la costruzione della Ferrovia del Brennero diedero nuovo impulso all'economia della valle anche se non mancò il fenomeno dell' emigrazione verso paesi più ricchi come l' America. In generale comunque la Vallagarina seguì le sorti del Trentino e nel 1915 fu occupata dalle truppe italiane che vi stabilirono il loro fronte per quasi tutto il conflitto. Durante la seconda guerra mondiale fu invece occupata dai nazisti e soggetta ad intensi bombardamenti aerei alleati. Nella vallata si sviluppò un movimento di resistenza armata, la Divisione Pasubiana, che ebbe molta parte nella difesa del territorio contro i Tedeschi. Il secondo dopoguerra registrò una profonda modificazione economica, sociale e culturale sollecitata dall'industrializzazione la cui evoluzione è tuttora in corso.

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