conserva palazzi e nobili dimore signorili
Si trova sulla sponda destra dell' Adige ed è un borgo con forma allargata nella piana Atesina verso Nogaredo. Vi furono rinvenuti reperti assegnati all'età del ferro e monete romane dell'epoca che va da Augusto ad Aureliano. Pare fosse la sede del Conte Longobardo Da Lagare che nel 584 si battè contro i Francesi al Campo Rotaliano. Probabilmente il paese si andò costituendo nelle vicinanze della sede pievana, fu terra dei Lodron e fu danneggiato dai Francesi del Duca di Vendome nel 1703. Durante la prima guerra mondiale fu sede del comando austro-ungarico e ripetutamente cannoneggiata e bombardata. Villa Lagarina conserva palazzi e nobili dimore signorili con parco e giardino. I ricordi della presenza feudale dei Conti Lodron sono ravvisabili, tra l'altro, nel leone di pietra sopra un portale della piazza e nello scudetto del 1688 in Via D. Chiesa. Tra i palazzi notevole è quello dei marchesi Guerrieri-Gonzaga. Costruito verso la metà del XVII secolo è molto ampio e si svolge in una serie di ampi saloni, conserva vedute a tempera sullo scalone, una pinacoteca ed una biblioteca con archivio. Il parco è uno dei più estesi del Trentino, accoglie alcune piante rare come il noce nero ed altri esemplari di particolare bellezza. Altri notevoli edifici sono quelli dei Conti Marzani e dei Conti Libera. Il cuore del centro storico è Piazza Riolfatti ornata da una grande fontana di pietra con vasca ottagonale sotto una doppia fila di ippocastani. A sud dell'abitato si trova il vecchio aggregato di Capovilla che forma un suggestivo scorcio di ambiente barocco e insieme rustico. In Piazza Maria Assunta si trova la Chiesa Arcipretale dell’ Assunta, insigne monumento barocco. Già menzionata nel 1196 fu riedificata tra il 1645 e il 1660 a spese dei Lodron. Presenta un gran portale di gusto rinascimentale sormontato dalla statua dell' Assunta posta in una nicchia. I! campanile, con doppio ordine di bifore cinquecentesche, ha una curiosa cuspide di rame. La facciata meridionale accoglie invece un porticato sovrastato da una loggia e numerose pietre tombali blasonate. L'interno custodisce alcune considerevoli opere d'arte. Nel presbiterio si trova un altare barocco di marmo, ornato da statue, sculture e intarsi policromi e contornato dal coro di legno intagliato. Ai lati del presbiterio si trovano due grandi tele del seicento e sempre del seicento è l'affresco centrale della volta. Lungo le pareti laterali si trovano tre cappelle per ogni lato; sul lato destro, dopo il primo altare, vi è la Cappella di S. Ruperto, prezioso gioiello d'arte. Fu fatta erigere nel 1621 dal Conte Paride Lodron quale sacello per i suoi genitori. Per armoniosità architettonica e fantasiosità policroma di stucchi, dipinti, marmi ed ornati è uno dei più espressivi monumenti seicenteschi della regione. E' protetta da una cancellata di ferro battuto e mostra a destra il monumento funebre di Nicolò Lodron e di sua moglie ed una pregevole tela con i loro ritratti. Il tesoro della chiesa custodisce una collezione di pianete e paramenti sacri, raccolta di musica sacra e varia argenteria.
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