Turismo in Valle di Gresta

Turismo in Valle di Gresta

itinerari nei dintorni di Rovereto

E' una valle di modellamento glaciale incisa nelle formazioni calcaree delle estreme pendici meridionali del Monte Bondone. E' caratterizzata da una serie di gradoni (circhi glaciali) sui quali sono ospitati i centri abitati. Si presenta come un vasto anfiteatro terrazzato su sfondi di rocce e lembi di bosco e in questo paesaggio singolare, dove l'ambiente alpino si combina con suggestivi scorci mediterranei, trova un habitat naturale la coltivazione degli ortaggi. L'agricoltura infatti è sempre stata la principale risorsa economica di questa valle che si è specializzata nella coltivazione di cavolo cappuccio, patate, carote e cipolle. Nel solco di tale tradizione anche oggi gli agricoltori grestani sono all'avanguardia nelle metodologie di coltivazione e utilizzano tecniche di agricoltura biologica.
Negli ultimi anni la zona si sta aprendo ad un turismo che privilegia la tranquillità, il silenzio ed il contatto con la natura. Si possono compiere passeggiate all'ombra di faggete ed abetaie secolari o ascensioni sullo Stivo (2059 mt.), sul Biaena (1615 mt.) e sul Creìno (1292 mt.), osservare i fenomeni naturalistici della Grotta del Gaz dove in anfratti e cunicoli si fonnano strati di ghiaccio anche in estate o immergersi nella storia con visite a chiese e castelli.
La Valle, infatti, colonizzata in periodo romano, nel medioevo rivestiva una certa importanza quale luogo di traffico stradale tra il bacino gradesano e quello atesino. Ne sono testimonianza le frequenti fortificazioni: Castel Vecchio a Ronzo, Castel Nomesino, Torre di Castellino e i ruderi di Castel Gresta.
Da visitare sono anche alcune chiese; a Valle S. Felice in comune di Mori la chiesa dei Santi Felice e Fortunato è un piacevole edificio di architettura minore del cinquecento con due cappelle laterali ed un ampio pronao che si apre sul sagrato.
Al di là del ponte sulla Rì si trova la chiesa di S. Anna, presenta una struttura gotica con rifacimenti del 1561 e pitture absidali a fresco.
A Nomesino la chiesa di S. Martino risale al 1220; posta in posizione panoramica, ha tre navate ed un affresco del 1577.
A Corniano, oltre al paese con case e ruderi, abbandonato secondo la tradizione dopo il 1339 in seguito ad una pestilenza, si trova la chiesa di S. Agata: l'assetto è romanico con facciata a capanna e robusto campanile, in pietra a vista a lato. All' interno vari cicli di affreschi, in parte sovrapposti, e decorazioni risalenti al 1200.
Nel territorio di Pannone si trova la chiesetta di San Rocco dei primi anni del XVI secolo e la Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano.
Nel comune di Ronzo-Chienis, il maggior centro della valle, oltre alle pittoresche case di pietra, si trova il vecchio edificio della chiesa di S. Michele Arcangelo del XV secolo con portico cinquecentesco e campanile con bifore romaniche. Nell'interno pitture gotiche e barocche.

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