Salerno, Cetara, Maiori, Tramonti, Minori, Amafi, Atrani, Vietri, Ravello, Scala, Conca di Marini, Furore, Praiano, Positano, Corbara, Sant’Egidio
COSTA D’AMALFI “... una terra di là dal mare, dove s’incontran l’onde colle montagne”. (Longfellow) La Costa d’Amalfi, rappresentata geograficamente dal territorio peninsulare situato tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, inizia a Vietri sul Mare ed arriva oltre Positano estendendosi su circa cinquanta chilometri di strada (SS 163 “Amalfitana”). Il paesaggio è caratterizzato da un perfetto connubio tra mare e monti, ricco di baie ed insenature, spesso accessibili solo dal mare come la splendida grotta dello Smeraldo a Conca dei Marini ed il Fiordo di Furore. Il territorio è fortemente ripido ed in alcuni tratti precipita a mare, dove la natura è quasi incontaminata, come l’oasi di Vallone di Porto, 3 km. prima di Positano. Ogni tornante e ogni angolo permette di scoprire paesaggi spettacolari, tanto da spingere il turista ad un’estasi contemplativa. La ricca e gloriosa storia della Repubblica Amalfitana, la ricchezza dei monumenti, la peculiarità dei terrazzamenti coltivati a limoni e viti, vanno ad arricchire le motivazioni per una visita alla Divina Costiera, dove gli stessi abitanti, ispirati da questo contorno da sogno, esprimono la loro sensibilità e la loro creatività nell’artigianato, con la lavorazione della carta, della ceramica, delle ceste di castagno, del ferro battuto, della “moda a Positano”, dando vita a pezzi di rara fattura. Tredici dei comuni che costituiscono la Penisola Amalfitana si dispiegano sul versante salernitano dei Monti Lattari: Positano, Praiano, Furore, Conca dei Marini, Amalfi, Ravello, Scala, Tramonti, Atrani, Minori, Maiori, Cetara, Vietri sul Mare; mentre Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino sono posti lungo il crinale del Valico di Chiunzi, che disegna uno dei percorsi storici del territorio Amalfitano. L’area è occupata dall’unità ambientale dei Monti Lattari, formazione di natura calcarea, interessata da fenomeni di carsismo, che raggiunge l’altitudine di 1.425 m. con il rilievo più elevato, il Monte S. Angelo a Torre Pizzi. I Monti Lattari sono riferimento di un parco regionale non ancora delimitato.
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