pittoresco borgo marinaro dispone di una delle più importanti flotte tonniere del Mediterraneo
Questo pittoresco borgo marinaro, adagiato in una dolcissima conca, deve il nome ai "Cetari", i formidabili cacciatori di tonni. Fu l'ultima città della Federazione Amalfitana, sua porta d'ingresso e suo bastione. Cetara, oggi piacevole mèta turistica con la sua graziosa spiaggia, rimane legata alla tradizione, al popolo dei navigatori-contadini, disponendo di una delle più importanti flotte tonniere del Mediterraneo, costituita da 8 motonavi in grado di pescare 1.500/2.000 tonnellate di tonno annuali, in tutto il Mediterraneo. La gastronomia si avvale delle numerose coltivazioni e delle attività: limoni nei mesi freddi e procellosi, pesca nella bella stagione di tonni e di alici: i filetti, sott'olio o sotto sale, nei tipici "vasetti" di coccio, portano lontano l'odore del suo mare. Sulla costa campeggia la Torre Vicereale d’avvistamento fatta costruire dai cittadini nel 1500 per prevenire gli attacchi dei Turchi; attualmente è utilizzata come abitazione privata. La chiesa romanica di S. Pietro è la più importante di Cetara, completamente ricostruita nel XVIII sec., che ostenta il magnifico campanile trecentesco. L' interno è in stile barocco, a tre navate con transetto, fiancheggiato da cappelle. Il campanile, a base rettangolare nei primi tre ordini ed ottagona nei due successivi presenta monofore su ogni lato. Nel 1584 venne istituita una congrega sotto il titolo del SS. Nome di Dio, con regole e statuti approvati dall'arcivescovo di Amalfi Giulio Rossini. Di grande interesse è la chiesa di S. Francesco con l'annesso convento costruito nel 1585; presenta un portale scanalato in tufo decorato alla base su cui è un affresco rappresentante la Madonna. È ad un'unica navata con quattro cappelle laterali per parte. La volta dell'aula a botte unghiata presenta numerose pitture in cui si rivela un'arte tanto diffusa nel seicento: tra queste è raffigurata la Santa oriunda di Cetara, Orsola Benincasa che salvò il paese da un assalto dei turchi con una provvidenziale tempesta che disperse le navi pirate.
Tra le più importanti frazioni: Contrada Fuenti, raggiungibile mediante la SS 163, o la strada comunale Via Vecchia. Come arrivare: il comune si trova a 5 km. dalla A3 NA-SA, uscita Vietri s/M poi seguire la statale 163.
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