località climatico - balneare con una tra le più belle ed ampie spiagge della Costiera Amalfitana
Maiori, si affaccia su una tra le più belle ed ampie spiagge della Costiera Amalfitana, sullo sfondo del Baluardo di S. Nicolò de Thoro Plano. Incantevole località climatico - balneare, è l'antico luogo della "figiakastra" come ebbe a scrivere nel 1861 Ferdinand Gregorovius per la tanto romantica solitudine che incontra chi si addentra in questi monti, scaturenti fresche e limpide acque. Maiori rappresenta una delle prestigiose perle turistiche della Costiera Amalfitana, qui, ancora oggi, l' economia si basa sulla spiaggia. Fu anticamente denominata Reghinna, detta Major per distinguerla dalla vicina Minori Reghinna Minor Sulla sua origine esistono diverse ipotesi: secondo Strabone e Plinio, Maiori sarebbe stata fondata dal condottiero etrusco Reghinna, che diede nome al torrente e alla città. Altri autori, invece, vorrebbero far risalire il nome alla dea Maia, madre di Mercurio. La fondazione di Maiori viene attribuita da alcuni studiosi agli Etruschi presenti nella zona fin dal VII sec. a.C.. Come arrivare: a 15 km. dalla A3 NA-SA, uscita Vietri s/M, oppure SS 163. Collegiata di S. Maria a Mare Sorge sui resti della Rocca di S. Angelo distrutta nel 1137. Deriva alla cappella interna dedicata a S. Michele Arcangelo ristrutturata per ospitare la statua della Vergine miracolosamente ripescata dalle acque, da cui prende il nome. La preziosa statua policroma, in legno di cedro del Libano, di stile bizantino, è il tesoro più importante conservato sull’altare maggiore nel Santuario. Trafugata da Costantinopoli, fu gettata in acqua per alleggerire il carico di un bastimento durante una tempesta. Spinta dalla corrente giunse sulla spiaggia di Maiori nel 1204, in una balla di cotone, ove fu rinvenuta dai pescatori i quali le diedero il nome di S. Maria “a mare”. Da allora ogni anno, il 15 di agosto, si svolge una processione in Suo onore, durante la quale abili pescatori riportano la statua in chiesa correndo su per la Scala Santa a simboleggiare la Celeste Assunzione. L’attuale disposizione trinavale risale al 1836. Nella cripta duecentesca del Santuario si può ammirare il prezioso Paliotto d'alabastro del XV sec., di fattura gotica, con figure sacre a bassorilievo. Castello di S. Nicola de Thoro-Plano La rocca, che sormonta la città di Maiori, fu eretta nel IX sec. a salvaguardia dalle scorrerie longobarde. Ristrutturato nel XV sec. il castello ha pianta di forma poligonale irregolare con un perimetro di circa 550 m. che si estende su di una superficie di 7500 mq.; ancora visibili le mura, con spalti e contrafforti, sulle quali sono collocate a distanza nove torrette semicircolari. Intatto è l’interno estremamente ampio che ospita casolari, magazzini, cisterne e la piccola chiesetta dedicata a S. Nicola da cui deriva il nome del castello. Santuario dell’Avvocata Situato sul monte Falerio risale ai primi del ‘500, quando ad un pastore del luogo, guidato da una mistica colomba scoprì la grotta dove gli apparve la Madonna che gli chiese di erigere un altare ed in cambio gli sarebbe stata Avvocata. Il lunedì dopo Pentecoste, si svolge nel Santuario la processione di mezzogiorno con la statua della Madonna, coperta da una pioggia di petali gettati dai fedeli che giungono da ogni parte della provincia di Salerno. S. Maria de Olearia A circa 3 km. da Maiori, nei pressi di Capo d’Orso, vi è il complesso monastico di S. Maria de Olearia, risalente al 973. Il nome del complesso deriva dagli uliveti che coprivano tutto il pendio fino al mare o forse da un frantoio che vi si trovava. Attualmente la struttura presenta tre cappelle sovrapposte: il locale più antico è posto al livello inferiore, interamente nella roccia, con le pareti affrescate. Il secondo locale, a due navate con colonna centrale, presenta affreschi del XI sec. attribuibili a Leone Amalfitano. L’ultima cappella è caratterizzata da numerose firme incise si muri dai devoti pellegrini. La parte più suggestiva del cenobio è il sagrato, affacciato sulla terrazza vero il mare. San Giacomo a Platea Situata nell’omonima piazza sul lungomare, fu eretta nel XIII sec.. L’edificio è a pianta rettangolare con volte a botte: sull’altare è esposta una pala raffigurante la Madonna di Porto Salvo, mentre ai lati si possono ammirare due statue settecentesche degli apostoli Filippo e Giacomo Minore. L’abside, recintato da una balaustra rinascimentale, ospita, in due nicchie parallele, i due busti di S. Giacomo Maggiore ( a sinistra) e di S. Girolamo (a destra). Chiesa e Convento di S. Francesco La chiesa a tre navate, edificata nel 1405, sorge all’estremità occidentale della città di Maiori. Numerosi sono i tesori custoditi nella chiesa tra cui un coro in legno di noce e pannelli attribuiti alla scuola di Sabatini, la statua cinquecentesca della Madonna del Soccorso opera del Laurana, ed una statua di S. Francesco risalente al 1598. Inoltre famosi sono i quadri conservati presso la pinacoteca del convento fra i quali degni di nota sono: l’incoronazione della Vergine e SS. Antonio e Bernardino di Giovanni di Gaeta, Il Calvario della scuola Fiamminga del XV sec., l’Ascensione del tedesco D’Errico, ed il settecentesco dipinto raffigurante Lo Spirito Santo adorato dagli angeli della Scuola Napoletana. Castello di Miramare Il castello, a ridosso della torre Annunziata, fu eretto nell’800 ad opera dell’antica famiglia maiorese Mezzacapo da cui prese il nome, fu infatti detto anche “Castello Mezzacapo”. Fu proprio il marchese Mezzacapo ad ideare la sua forma particolare prendendo spunto dal disegno su una scatola di fiammiferi. Palazzo Mezzacapo Risalente alla prima metà dell’800, è l’attuale sede degli uffici comunali. La stanza più sfarzosa è certamente il salone del Consiglio Comunale, in cui tra gli specchi e gli stucchi dorati, risalta il soffitto affrescato con il Trionfo degli Olimpici. Singolari i giardini interni a forma di croce di Malta, circondati da viali coltivati a roseti ed arricchiti da grandi vasche interrate e comunicanti attraversate strategicamente da una diramazione del Reginna. Torri Costiere Maiori Nelle vicinanze di Maiori si scorgono numerose torri, come la Torre dell’Annunziata, detta Torricella, tra Maiori e Minori, costruita nel 1563 ed incorporata al Castello Miramare, durante l’800. Dal lato opposto si erge Torre dell’Angolo, detta anche “Torre delle Formicole”, nota oggi come Torre Normanna, in cui si trovavano due cannoni in bronzo con lo stemma della città. In località Capo d’Orso si possono ancora ammirare i resti di una torretta circolare, oltre quelli della Torre del Tumulo, dove furono seppelliti i corpi di mille soldati durante la battaglia di Capo d’Orso del 1528. Ricordiamo ancora le torri Acquarulo in località Salicerchie e Sanspirito in località Badia. Grotta dell’Annunziata In seguito ad un violento terremoto circa nel XII sec. si fendé la roccia portando alla luce questa suggestiva grotta, attraverso la quale, ancora oggi, si può raggiungere un laghetto d’acqua dolce al di sotto del livello del mare. Chiesa e Convento delle Suore Domenicane Il Convento, eretto nel XVI sec., ha la chiesa dedicata a S. Maria di Costantinopoli, Tutto il santuario è impreziosito da notevoli dipinti. Tra le più importanti frazioni: Erchie, raggiungibile mediante la SS 163, a circa 1 km. da Maiori; Ponteprimario, S. Pietro e Vecite, raggiungibili mediante la SS. 163 o la provinciale Maiori-Corbara; S. Maria delle Grazie, raggiungibile con SS 163, la provinciale Maiori-Corbara o la comunale Via Chiunzi.
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