pascoli, boschi, sorgenti naturali e la bella Valle dei Mulini
Le prime notizie storiche legano il centro alle vicende della Baronia di Novi e in particolare allo Stato di Magliano, di cui Stio e Gorga facevano parte. Intorno al Mille la Contea di Magliano comprendeva un ampio territorio, che si estendeva dalla valle del Calore all'antica San Magno. Federico II di Svevia elevò Magliano da suffeudo a feudo e lo assegnò alla famiglia Monteforte. Anche Stio venne duramente colpita dalla guerra del Vespro. Inoltre la sua popolazione fu decimata dalla peste alla metà del Trecento. Nel periodo angioino Stio e Magliano passarono in feudo ai Sanseverino, conti di Capaccio, i quali tuttavia, coinvolti in una serie di congiure, vennero alla fine privati del feudo, che passò nel 1489 alla famiglia Carafa e agli inizi del Cinquecento, sotto forma di dote, ai Pignatelli di Monteleone. Alla fine del seicento la famiglia Pasca entrò in possesso di Stio e Magliano, che mantenne fino all'abolizione della feudalità. La crescita del centro in età moderna è legata anche al trasferimento da Gioi a Stio della cosiddetta Fiera della Croce, una delle più importanti del Principato Citra. La fiera costituiva un'importante occasione di incontro non solo per i mercanti del regno, ma anche per i toscani, olandesi, francesi. Oggi la fiera, che si svolge il primo giorno di settembre, è diventata un avvenimento di richiamo folcloristico. L'origine del toponimo di questo piccolo paese agricolo è incerta: tra le ipotesi avanzate, plausibile è il riferimento al personale latino Hostilius. Pascoli, boschi e sorgenti naturali caratterizzano il territorio comunale: lo stesso nome Gorga, attribuito a una frazione di Stio, derivando dal latino gurges, sembra riferito alle grandi sorgenti perenni da cui si origina il fiume Alento. Da vedere: la Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, risalente all'XVI secolo, con l'altare maggiore, dedicato agli apostoli Pietro e Paolo, e il coro. Notevoli sono anche la facciata della chiesa, caratterizzata da tre portali, e il campanile. Di particolare interesse è anche la Chiesa di San Giovanni Battista, situata al centro del comune: vi si trovano cinque altari, un coro che funge da sagrestia e il campanile, dotato di tre campane e ornato da un orologio.
La Valle dei Mulini Lasciato il piccolo paese di Stio, situato a 675 m/slm caratterizzato da un suggestivo centro storico e da singolari viuzze e abitazioni, si giunge nella Valle dei Mulini, caratterizzata dalla presenza di antichi mulini ad acqua alimentati dalle acque del torrente Gaudo.
Appuntamenti a Stio Le manifestazioni più importanti sono legate alla Festa di San Pasquale, che si tiene il 17 maggio e l'ultima domenica di agosto, alla Festa di San Vito, che si svolge il 15 giugno, e a quelle dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno) e di San Gennaro (19 settembre). Da segnalare è anche la Sagra dei piatti poveri, che si tiene alla metà di agosto, la Fiera della Croce il primo settembre e la Sagra della Castagna che si tiene i primi giorni di novembre.
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