Pallavicino, dell'Università, Marchi ed altro
Si ricordano il Palazzo dell'Università con la chiesa gesuitica di S. Rocco; continuando per via Cavestro si arriva al Palazzo della Corte d'appello, neoclassico, si riprende la strada alla sinistra e, passando di fronte alla graziosa ex chiesa cinquecentesca di S. Marcellino, si arriva in via Farini dove a destra troviamo il cinquecentesco Palazzo Tarasconi con bellissimo cortile e scala a chiocciola; più oltre, sempre a destra l'enorme neoclassico Palazzo Carmi (belle decorazioni e grandioso salone) e nel piazzale di fronte, il Palazzo Pallavicino, il più bello dei palazzi barocchi di Parma; per Borgo Felino e Borgo Regale arriviamo al Convitto Nazionale Maria Luigia, voluto dalla Duchessa come sede del collegio dei Nobili e che racchiude, oltre al teatrino ottocentesco, sale affrescate nel '500 e la facciata del Palazzo Imperiale dell'Arena costruito per Federico II di Svevia. Per Borgo Lalatta arriviamo in via Repubblica costeggiando a sinistra il Palazzo Marchi, sede di una splendida collezione privata di ricordi e oggetti provenienti dai palazzi ducali. Si torna verso Piazza Garibaldi passando di fronte alla chiesa di S. Antonio, con teatrale inaspettato interno dovuto allo scenografo Ferdinando Bibbiena, e con statue settecentesche, influenzate dalle statue imperiali degli scavi di Velleia. Deviando in via Cairoli, troviamo l'imponente Palazzo San vitale settecentesco, recentemente restaurato, con saloni dai delicati stucchi e con ritrovamenti romani e medioevali. L'itinerario può essere completato con la Certosa di Parma (3 Km. direzione Sorbolo-Brescello) un grande complesso con chiesa seicentesca e chiostro. Il suo fascino ispirò forse Stendhal per la sua "Chartreuse de Parme".
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