una elegante città ricca di pregevoli opere d'arte
Una visita di Parma non può prescindere dal meraviglioso colpo d’occhio di Piazza Duomo, dove la cattedrale, il Battistero e il Palazzo Vescovile creano un angolo medievale di rara suggestione. Il Duomo (secc. XI-XII) è una delle più alte espressioni dell’architettura romanica padana, con splendida facciata a capanna e pianta a croce latina; l’interno è ricco di capolavori: i più celebri sono senz’altro la cupola affrescata da Correggio (Antonio Allegri) con l’Assunzione della Vergine (1526-1539) e la Deposizione, prima opera scultorea datata di Benedetto Antelami (1178). L’impronta di Antelami è ancora più evidente nel Battistero (testimonianza tra le più significative del momento di passaggio dal romanico al gotico), costruito in marmo rosa di Verona su pianta ottagonale: l’artista ne diresse i lavori di edificazione e ne realizzò quasi per intero la nota e pregevolissima decorazione plastica.
A poche decine di metri dalla cattedrale sorge San Giovanni Evangelista, edificio rinascimentale (con facciata e campanile barocchi) che ospita straordinarie opere pittoriche: tra queste, in particolare, la cupola raffigurante il Transito di San Giovanni, affrescata da Correggio nel 1520-21, e alcuni affreschi di Parmigianino (Francesco Mazzola) nei sottarchi di tre cappelle.
Meritano senz’altro una visita l’intero Monastero di San Giovanni, con i suoi affascinanti chiostri rinascimentali, e l’Antica spezieria benedettina.
Ancora Parmigianino nella Madonna della Steccata, splendida chiesa rinascimentale di tipo bramantesco il cui tesoro maggiore è certo costituito dal ciclo decorativo dell’arcone del presbiterio, realizzato dal Mazzola nel 1530-39 sul tema evangelico delle Vergini sagge e delle Vergini folli, mentre l’altro “nume” cinquecentesco della città, il Correggio, è presente con un altro capolavoro nella Camera di San Paolo: la volta dell’appartamento della Badessa Giovanna Piacenza, da lui affrescata nel 1519 sotto forma di un pergolato allegorico memore di Mantegna ma anche di Leonardo, è uno degli esiti più alti del maturo Rinascimento italiano.
A breve distanza dalla Camera di San Paolo, in pieno centro, il possente Palazzo della Pilotta, fatto costruire dai Farnese, ospita la Biblioteca Palatina, il Museo Archeologico Nazionale, il ligneo Teatro Farnese (tra i teatri storici più belli del mondo), il Museo Bodoniano e la Galleria Nazionale, certo una delle più importanti pinacoteche italiane (Correggio, Parmigianino, Beato Angelico, Leonardo, Cima da Conegliano, El Greco, Van Dyck, Carracci, Sebastiano del Piombo, Tiepolo, Canaletto e così via), e poco più in là il neoclassico Teatro Regio, fra i più illustri d’Italia, testimonia dello stretto legame che unisce Parma e la musica lirica. Ma altri e numerosi teatri, sia d'avanguardia che di tradizione, offrono stagioni di prosa, balletto e musica concertistica di qualità.
Parma non si esaurisce certo qui. Il visitatore non potrà tralasciare il Parco Ducale, magnifico esempio di giardino “alla francese” ricco di opere scultoree di Jean Baptiste Boudard, né il Palazzo Ducale che ne è circondato, ma anche il Municipio e il Palazzo del Governatore, affacciati sulla centralissima Piazza Garibaldi, il Museo Lombardi (con cimeli di Maria Luigia e Napoleone), la Pinacoteca Stuard, le chiese di Sant’Antonio, di San Sepolcro, dell’Annunciata e di Santa Maria del Quartiere, la Casa natale di Arturo Toscanini, la Casa della Musica, il Castello dei Burattini (con la splendida collezione dei Ferrari), l’Auditorium Paganini, la Certosa di Paradigna (appena fuori città).
da www.turismo.parma.it
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