in Via Albricci
Rimanendo sul sagrato della Chiesa matrice, ecco l’inizio di via Albricci, una delle principali arterie del centro storico. In essa si nota, proprio all’angolo con la piazza IV Novembre, un palazzo tardorinascimentale, la cui costruzione risale, con molta probabilità al 1626, come riportato sulla chiave di volta del primo dei tre portali che si aprono sul prospetto di maggiore rilevanza storica.
Il palazzo è stato sede dell'antico Monte di Pietà, fondato da Palmerio de Rinaldo nel 1593, ma ha anche ospitato il vecchio Ospedale nell'ala prospiciente Piazza Criscuolo. Successivamente, nel XIX secolo, a seguito di una permuta avvenuta tra il Comune di Mesagne e la Congregazione di Carità, l'Ospedale fu trasferito nella sede attuale, mentre in questo palazzo trovò ospitalità il Municipio. Attualmente, esso è sede degli uffici del Gal, il Gruppo di azione locale.
Proseguendo ancora lungo via Albricci, prima di giungere nell’attuale spiazzo ove si svolge il mercato quotidiano si possono notare diversi palazzotti che abbracciano un arco di tempo compreso tra il XVI ed il XVIII secolo. Fregi sui portali e stemmi gentilizi, impreziosiscono queste facciate, tutte degne di nota. Una fra tutte va ricordata, tuttavia, ed è quella che reca le insegne araldiche di Lucantonio Resta, che fu arciprete di Mesagne e vescovo di Andria, il quale, alla metà del ‘500, iniziò la trasformazione del primitivo organismo della chiesa madre, oltre a realizzare la cappella della Madonna d’Andria nel Borgo nuovo. A quel vescovo è intitolata la strada che incrocia via Albricci. Il perimetro, una volta, comprendeva anche il convento delle suore clarisse di Santa Maria della Luce, andato distrutto nei primi anni del Novecento, dopo che per diversi secoli aveva costituito l’unica presenza monastica femminile in Mesagne.
da www.comune.mesagne.br.it
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