con testimonianze risalenti all'età del ferro
A circa 6 chilometri da Mesagne, a sinistra della strada provinciale per S. Pancrazio, si intravede una masseria sita al centro di un'area archeologica di circa 30 ettari, a cui ha dato il nome: Muro Maurizio. E’ tuttora visibile, specialmente dal lato sud, il ciglione che fortificava l'area, mentre ad ovest e a nord-est essa è riconoscibile dai numerosi frammenti di ceramica disseminati in superficie. Testimonianze risalenti all'età del ferro sono state riscontrate nella zona est, ed un insediamento neolitico è stato rintracciato a sud-ovest. Numerosi recipienti in terracotta, risalenti all’età del ferro, sono conservati nel museo archeologico, dov’è anche collocata un’iscrizione messapica proveniente da quest’area. I Messapi, furono una antica popolazione che abitò il Salento tra il VII e gli inizi del III secolo avanti Cristo, quando vennero assoggettati dai Romani. L’epigrafe, dedicata a Giove Mourgo, una divinità collinare, è stata datata al II sec. a.C. e testimonia l’introduzione di una divinità romana, Giove appunto, tra gli dei della religione messapica. Essa rappresenta una delle più antiche testimonianze della presenza romana nel Salento.
L'area è stata, quindi, abitata in varie riprese; la massima espansione della popolazione sembra che sia stata raggiunta, anche in questo insediamento, tra il IV e il III secolo a.C. Muro Maurizio era collegato con altri villaggi messapici, tra cui Mesagne e Muro Tenente, ma anche con quello scoperto recentemente in contrada Li Castelli, nel territorio orientale di S. Pancrazio.
da www.comune.mesagne.br.it
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