Fiera di Primiero

Fiera di Primiero

centro principale della Valle di Primiero

E' il centro amministrativo-commerciale della Valle di Primiero, posto nel luogo dove in passato si tenevano le fiere ed i mercati. Cronologicamente è il più recente paese della Valle, poiché costruito con certezza dopo il 1400 a seguito dell'immigrazione dei minatori di origine tedesca "Canopi" a cui seguì l'edificazione del Palazzo del Dazio. Lo stemma è rappresentato da una rosa bicolore in campo azzurro e rosso, di cui non si conosce la derivazione storica. Tra i monumenti di maggior importanza artistica vi è la chiesa Madonna dell'Aiuto, in passato "della Consolazione". Unico Santuario per l'intera Valle, l'edificio venne ben presto arricchito con generose offerte da parte del popolo e della nobiltà e venne adottata la tradizione di portare in processione il quadro della Madonna solo in occasione di gravi calamità pubbliche, come epidemie o siccità.
Interessante pure la casa natale di Giuseppe Terrabugio, musicista di grande talento. Nato a Fiera di Primiero nel 1842 diede origine alla riforma della Musica Sacra assieme a Padre Amelli e Padre De Santi. Numerose le sue composizioni personalmente catalogate ed edite. Riservò particolare attenzione all'organo, sia come strumento di studio che di restauro. Praticamente tutti gli organi delle chiese del Primiero furono costruiti o restaurati per merito suo.
Palazzo Welsperg, già Hotel Roma, fu sede dal 1400 della nobile famiglia Welsperg, originaria della Val Pusteria e feudataria del duca Leopoldo IV del Tirolo.
Palazzo del Dazio, detto anche Palazzo del Giudizio, fu fatto probabilmente costruire da Sigismondo Duca d'Austria e Conte del Tirolo nel XV secolo. L'edificio è un autorevole esempio di architettura gotico profana, probabilmente di influenza brissinese con chiara forma di fortezza.
La chiesa Arcipretale Assunzione della Beata Vergine Maria fu eretta durante il 1400 e fu consacrata dal vescovo di Feltre Andrea Trevisano. Costruita in stile gotico presenta un aspetto esterno uniforme e privo di ornamento, la cui linearità è interrotta solamente da quattro cordoni e da due rosoni; il portale molto slanciato è anch' esso di linea gotica. L'interno appare come un grande salone diviso in tre navate da sei colonne di pietra; le finestre riportano bellissimi trafori mentre il rosone sfoggia un elegante disegno di cardi stilizzati della stessa epoca. Un vero e proprio capolavoro è da considerarsi la Cantoria, i cui cinque specchi racchiudono pitture raffiguranti l'Adorazione dei Magi, La Fuga in Egitto, l'Adorazione dei Pastori, la Strage degli Innocenti e la Visita a Santa Elisabetta.
E ancora da visitare la chiesetta di San Martino, risalente al 1020 e 1100, Casa Patria, prestigioso edificio del centro storico, e Casa Lenzi, considerata una delle più antiche abitazioni del paese.

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